”Non consentirò che l’Italia diventi il campo profughi d’Europa”: a dirlo è Giorgia Meloni, a poche ore dall’intervento all’Assemblea generale Onu. La premier ha deciso di portare a Palazzo di Vetro uno dei temi più discussi: l’emergenza migranti. Una questione che vede l’Italia attiva in prima linea in Europa.
Meloni, arrivata nella notte di lunedì a New York ha assistito ieri all’apertura dei lavori dell’Unga ed ha ascoltato gli interventi, tra gli altri di Biden, Gutierrez e Zelensky. La premier ha poi raggiunto Columbus Circle per deporre una corona di fiori sotto la statua di Cristoforo Colombo, a due passi da Central Park.
Tra i grandi temi discussi all’Onu – guerra in Ucraina, cambiamento climatico e povertà – per la presidente del consiglio il dossier migranti rimane in cima alla lista delle priorità italiane: E così dopo aver smosso qualcosa a Bruxelles – con la visita di von per Leyen a Lampedusa – Meloni è convinta di poter fare qualcosa anche a New York.
L’Italia ”non può essere lasciata sola” e avanzerà una sua proposta. Meloni dice di confidare nelle Nazioni Unite perché ”un’organizzazione che fu fondamentale nel contribuire a sconfiggere la schiavitù non può consentire il ritorno di quella barbarie sotto altre forme”. Ed è fiduciosa: ”Se avessimo la bacchetta magica avremmo risolto il problema. Non ce l’abbiamo. Ci vorrà tempo, ma sono convinta che ce la faremo”.
Meloni, lasciando Columbus Circus, racconta: dagli alleati ha ricevuto in questi giorni ”molta attenzione e consapevolezza, molta solidarietà. Il problema è capire quando e quanto quella solidarietà diventerà anche fatti concreti” perché ”questo è quello che a me interessa ora”.