Attualità

Digitale da governare: Urso alla due giorni Antitrust

di Angelo Vitale -


“L’evoluzione digitale e la rete sono leve indispensabili allo sviluppo, ma devono essere governate dalle istituzioni, soprattutto a fronte di fenomeni che possono avere conseguenze distorsive per tutti: imprese, cittadini e pubblica amministrazione”. Così il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso nel suo messaggio alla due giorni “Concorrenza, mercati digitali, investimenti. Il ruolo guida dell’Europa”, organizzato a Roma dall’Autorità Garante della concorrenza e del mercato.

Urso ha rilevato che “servizi come l’intermediazione online, i motori di ricerca, i social network, gli assistenti virtuali, fino ai servizi di cloud computing e di intermediazione pubblicitaria costituiscono un impianto che coinvolge molti aspetti della nostra economia e della nostra sfera personale”.

“L’attuale ruolo assunto dalle grandi piattaforme digitali globali sollecita una garanzia di “competitività e contendibilità del mercato digitale “ – ha ricordato – . Le piattaforme online hanno raggiunto quota 10 mila e tra loro sono ricomprese sia Pmi che poche grandi multinazionali in grado di accaparrarsi la quota maggiore del valore complessivo generato. Grazie alla loro diffusione e alla qualità dei servizi offerti, Google, Amazon, Meta-Facebook, Apple e Microsoft fanno parte della quotidianità di ciascuno di noi e degli altri 8 miliardi di cittadini del Pianeta così da divenire punti di accesso privilegiato (cosiddetti gatekeeper) per tutto il pubblico”.

“Il numero limitato di gatekeeper rischia di determinare non solo una scarsa contendibilità dei servizi stessi e dei mercati in cui questi intervengono, ma anche un’eccessiva profilazione degli utenti, con tutte le conseguenze e i rischi del caso”, ha aggiunto il titolare del Mimit. “Il ruolo di queste piattaforme ha posto le Istituzioni nella necessità di adottare soluzioni in grado di garantire un elevato livello di competitività e contendibilità del mercato, in modo da scongiurare possibili dinamiche lesive della concorrenza e parimenti per tutelare gli utenti, siano essi business o finali”.

“La tentacolare oligarchia degli arcana imperii digitali, fatta di algoritmi inaccessibili, di profilazione di miliardi di utenti, potrebbe mettere a rischio i grandi capisaldi dell’Occidente e cioè la demarcazione tra Stato e società, la vitalità di una democrazia che non sia solo virtuale, la promozione di mercati concorrenziali”. Queste, invece, le parole del segretario generale dell’Antitrust Guido Stazi, aprendo la seconda giornata di lavori dell’incontro.

“La riscossa dei poteri pubblici incarnata dall’azione della Commissione e delle nostre autorità nazionali non solo restituisce legalità e concorrenza ai mercati digitali, ma rappresenta un ulteriore importante passo di centralità condivisa dell’Unione Europea” ha aggiunto Stazi.

 


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