Ambiente

Indonesia: la tribù Auyu vince la battaglia contro l’olio di palma

di Martina Melli -

Crediti: Greenpeace


Indonesia: la tribù Auyu vince la battaglia contro l’olio di palma
Il Tribunale amministrativo di Giacarta ha deciso di restituire 65.000 ettari di terre agli Auyu, popolazione indigena della Papua occidentale. La tribù, grazie all’aiuto di Greenpeace e varie associazioni e fondazioni indonesiane, è infatti riuscita a battere due colossi della produzione di olio di palma, PT Kartika Cipta Pratama e PT Megakarya Jaya Raya. Le due multinazionali avevano intentato una causa contro il ministro dell’Ambiente e delle foreste indonesiano nel tentativo di ribaltare un recente decreto che aveva notevolmente complicato l’ampliamento delle piantagioni di palma da olio nelle aree forestali.

Il territorio conteso è una foresta pluviale incontaminata grande quattro volte Milano, habitat di flora e fauna endemiche della Papua. In queste terre in cui abitano da sempre, gli Auyu trovano cibo, medicine e mezzi di sussistenza. La loro grande vittoria contro il “land grabbing” (accaparramento selvaggio delle terre) rappresenta un risultato epocale ed esemplare nella salvaguardia dell’ambiente e delle culture autoctone.

“La sentenza del Tribunale amministrativo di Giacarta rappresenta un precedente importante e sancisce il diritto alla terra del popolo Auyu, che Greenpeace affianca nella protezione delle foreste dell’Indonesia. Grazie a questa decisione, le due aziende, che avevano già distrutto quasi 9.000 ettari di foresta per favorire l’espansione di piantagioni di palma da olio, sono ora costrette a fermarsi” ha dichiarato Martina Borghi, campagna foreste di Greenpeace Italia.

La decisione del tribunale segue un’agenda ben più ambiziosa delle sorti del popolo indigeno: il Governo indonesiano infatti si è impegnato a ridurre, entro il 2030, le emissioni di gas serra del 31% o del 43% con il sostegno finanziario internazionale, al fine di rispettare gli obiettivi dell’accordo sul clima di Parigi. Visto e considerato come la deforestazione sia la maggiore fonte di emissioni di gas serra, rilasciare permessi per ampliare le piantagioni distruggendo la foresta non permetterebbe al Paese di rispettare l’impegno preso.


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