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Dombrovskis: in Ue cresce l’economia ma anche l’incertezza

di Angelo Vitale -

Valdis Dombrovskis


Per Dombrovskis cresce l’economia Ue, ma anche l’incertezza. Anche se l’economia europea continua a crescere, l’incertezza rimane “alta” e l’attuazione dei piani nazionali di ripresa e di resilienza è “fondamentale” per mantenersi sulla buona strada. Lo dice il vicepresidente della Commissione Europea Valdis Dombrovskis.

“L’economia dell’Ue – afferma Dombrovskis – ha subito due shock enormi a causa della pandemia e della guerra non provocata della Russia in Ucraina. Il tasso di inflazione molto elevato ha avuto il suo peso, anche se ora sta diminuendo. Dopo un periodo di debolezza, si prevede che la crescita registrerà una lieve ripresa l’anno prossimo, sostenuta da un mercato del lavoro forte, da un tasso di disoccupazione ai minimi storici e dall’allentamento delle pressioni sui prezzi”.

“Anche se la nostra economia rimane su un percorso di crescita, l’incertezza rimane elevata e dobbiamo monitorare attentamente i rischi. L’attuazione delle riforme e degli investimenti nell’ambito della Recovery and Resilience Facility rimane fondamentale per mantenere l’economia dell’Ue sulla strada giusta”, conclude.

Due giorni fa, da Dombrovskis, il quadro di un’economia Ue che “rimane in una fase critica” dopo pandemia e guerra in Ucraina. “Sul lato positivo – aveva detto -, ci sono motivi per un cauto ottimismo. Le prospettive per l’economia dell’Ue sono migliori di quanto avremmo sperato un anno fa, ma i rischi sono ancora al ribasso. Quest’anno e il prossimo prevediamo una crescita moderata e un graduale calo dell’inflazione. Un forte mercato del lavoro, un tasso di disoccupazione ai minimi storici e un calo significativo dei prezzi dell’energia dovrebbero fornire un sostegno continuo”.

E se nel 2004 l’Ue ha potuto assorbire dieci Paesi compresa la Polonia, “non dovrebbero esserci ragioni fondamentali per cui non si dovrebbe essere in grado di assorbire un paese delle dimensioni della Polonia, quindi non si dovrebbe esagerare l’argomento” delle grandi dimensioni dell’Ucraina e della capacità dell’Ue di assorbirla nel processo di allargamento.


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