La Fed non si ferma: “Pronti a rialzare ancora i tassi”
La Fed non guarda in faccia a nessuno: finché l’economia regge, i tassi continueranno la loro rincorsa alle stelle. Secondo il direttorio della banca centrale Usa, l’inflazione americana è adesso al 3,3%. Un dato ancora troppo alto. Deve scendere al 2%. Costi quel che costi. Jerome Powell, governatore Fed, suona la carica: “Siamo preparati a alzare i tassi di interesse ancora, se appropriato, e a mantenerli a livelli restrittivi finché saremo fiduciosi”. Powell, però, ha tentato di indorare la pillola. O, se preferite, non ha voluto tenere una “comunicazione” estremamente dura. Quella che, per capirsi, è stata più volte rimproverata alla collega della Bce, Christine Lagarde.
Jerome Powell ha infatti spiegato che “alle prossime riunioni saremo nella posizione di procedere con cautela”. E ha affermato: “Ci si può attendere che raggiungere in maniera sostenuta l’obiettivo del 2% di inflazione richieda un certo periodo di crescita economica sotto le medie e storiche, così come una qualche moderazione delle condizioni del mercato del lavoro. Tuttavia siamo attenti ai segni che l’economia potrebbe non rallentare come prevediamo”.
Il governatore della Fed ha poi ribadito che l’inflazione al 2% “è e resterà il nostro obiettivo”. Dunque ha chiarito: “Siamo impegnati a raggiungere e mantenere una linea monetaria che sia sufficientemente restrittiva per riportare l`inflazione a quel livello nel corso del tempo. Ovviamente è impegnativo. Procederemo con attenzione quando decideremo se inasprire ancora o, invece, mantenere la linea di politica monetaria invariata e attendere ulteriori dati”.
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