Ambiente

Droni e telecamere per dar la caccia al Mostro di Loch Ness

di Cristiana Flaminio -


Caccia grossa al Mostro di Loch Ness: sarà la più grande battuta mai organizzata, da cinquant’anni a questa parte, per tentare di ritrovare il celeberrimo “inquilino” del lago scozzese. Un’autentica icona global, simbolo di mistero insondabile, che ha appassionato intere generazioni ed evidentemente continua ancora ad affascinare migliaia e miglia di persone. Da novant’anni a questa parte. Quando il signor Aldie Mackay, di professione manager dell’hotel Drumnadrochit, situato nelle vicinanze del lago, fece irruzione nel bar dell’albergo per annunciare agli sbalorditi clienti che aveva appena avvistato una bestia d’acqua a Loch Ness. Fu questo avvistamento che diede inizio alla moderna creazione del mito di un mostro presente. E che trasformò in una meta turistica internazionale quel lago altrimenti riservato alle sole famiglie scozzesi.

L’iniziativa è stata organizzata dal Loch Ness Centre, in collaborazione con i volontari del gruppo Loch Ness Exploration. La spedizione, fanno sapere dalla Scozia, utilizzerà apparecchiature mai viste prime (come il mostro?) nei pressi del Lago. Droni, telecamere infrarossi e persino un idrofono, un apparecchio utile a rilevare segnali acustici sotto la superficie delle acque.

Nel corso degli anni, scienziati e appassionati dilettanti hanno cercato di trovare le prove di un grosso pesce come uno storione nel lago profondo 230 metri, o anche di un rettile marino preistorico come un plesiosauro, ma senza successo. Adesso sono tutti in trepidante attesa della imminente nuova spedizione altamente tecnologica. Ma il vero mostro che il Loch Ness ha da affrontare non sembra la misteriosa, inafferrabile Nessie. Piuttosto è la siccità che sta aggredendo il lago delle Highlands e rischia di mettere al tappeto le attività economiche, non solo quelle turistiche, dell’intera zona.

Gordon Mangus, 84 anni, capitano del porto di Loch Ness, nelle scorse settimane ha spiegato:”Stavo parlando con un altro pescatore oggi e ha stimato che la temperatura della superficie è di circa 15 gradi Celsius in questo momento. Non era mai accaduto a luglio a Loch Ness. Intendo dire, che è quasi una temperatura del mediterraneo qui. Non è molto profondo, ma il fatto che la temperatura in superficie sia così alta, è perché entra troppa poca acqua”, ha spiegato, aggiungendo che il livello più basso dell’acqua finora era stato registrato nel 1969 ma era durato poco tempo, mentre ora sono diversi mesi che il livello è così basso.


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