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PIATTORICCO

di Edoardo Sirignano -


di EDOARDO SIRIGNANO

Una tappa obbligatoria se visiti le Cinque Terre è certamente Monterosso, patrimonio dell’Unesco. Non si può non visitare la zona di Fegina, né quella del porto vecchio. I “caruggi”, i vicoletti del centro storico, sono una tappa fissa per chi vuole vivere la vera Liguria. Nelle tipiche viuzze, però, oltre a souvenir, ceramiche e prodotti artigianali, ci sono anche ottime osterie.

Tra queste c’è certamente il ristorante Ciak, situato nella piazzetta antistante l’Oratorio della Confraternita dei Neri Mortis ed Orationis. Ecco perché insieme ad Arianna decidiamo per il classico venerdì di agosto di prendere un tavolo nella piazzetta esterna del locale. A parte l’accoglienza non tra le migliori (il cameriere che ci ha accolto sembrava quasi schifare gli italiani, ignorando le prenotazioni dei conterranei), in quest’angolo del buon gusto si mangia divinamente senza spendere troppo.

La specialità della casa sono gli spaghetti Ciak (cozze, vongole, pomodoro e olive taggiasche), cucinati in un grosso pentolone di argilla davanti agli occhi increduli dei turisti, come facevano le onne. Facile imbattersi in storie Instagram, che li vedono protagonisti. Niente male, però, neanche l’antipasto Lampara e il fritto misto di gamberi (calamari e acciughe).

Per quanto riguarda il dolce, invece, basta spostarsi di pochi metri, dove è ubicata la gelateria-yogurteria Slurp 2. Il gusto “Crema di Cinque Terre” è davvero tanta roba.


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