SPORTPARADE
DI FILIPPO TABACCHI
Nella storia calcistica dell’Udinese, un capitolo luminoso e indimenticabile è stato scritto con l’arrivo del leggendario Zico, uno dei giocatori brasiliani più iconici di tutti i tempi. Nel 1983, Arthur Antunes Coimbra, noto in tutto il mondo come Zico, varcò i confini del Brasile per portare la sua magia al calcio italiano e all’Udinese.
Zico giunse all’Udinese dopo un’ estate di polemiche ,interventi della politica a livello “assistente al soglio” come diceva Paolo Villaggio, minacce di secessione del Friuli dall’ Italia verso l’ Austria e polemiche infinite che coinvolsero altri prestigiosi tesseramenti, vedi Cerezo alla Roma. Giocatore completo, dotato di tecnica sopraffina e visione di gioco straordinaria, Zico era una presenza ineguagliabile in campo. La sua firma con l’Udinese fu un evento epocale, unendo un club italiano relativamente meno noto a un calciatore che aveva incantato il mondo con le sue gesta. Udine impazzì di gioia e il sonnolento nord est si trasformò in una curva, in una torcida del Flamengo, con l’ apice dei 42000 abbonati del 83 al Friuli!!
La stagione 1983-1984 sarebbe stata il palcoscenico in cui Zico avrebbe mostrato il suo talento in Serie A. La sua presenza accrebbe l’interesse per l’Udinese in modo esponenziale. I difensori italiani erano scettici all’ inizio, di fronte alla sfida di contrastare il talento straordinario del brasiliano, la cui visione di gioco e i passaggi precisi facevano la differenza in ogni partita. Zico non deluse le aspettative. Le sue prestazioni in campo furono spettacolari, confermando perché fosse considerato uno dei migliori giocatori al mondo. I suoi gol spettacolari, la capacità di creare occasioni da gol e la leadership sul campo erano un incanto per i tifosi dell’Udinese e per gli appassionati di calcio in generale.
La sua presenza ispirò la squadra, sollevando l’Udinese a livelli mai visti prima, anche se alla fine non si raggiunsero traguardi rilevanti. Nonostante la brevità del suo soggiorno in Italia, l’impatto di Zico fu duraturo. Lasciò un segno indelebile nella storia dell’Udinese e del calcio italiano. La sua abilità artistica con il pallone e la sua influenza positiva sui compagni di squadra rimangono ancora oggi fonte di ispirazione, senza lasciare un erede fino ai giorni nostri.
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