La banda dell’alta moda: furti al Nord travestiti da corrieri, il riciclaggio a Napoli
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Si fingevano corrieri e si presentavano nei magazzini delle aziende del Nord Italia con indosso le casacche di note società di logistica per farsi consegnare la merce. I carabinieri di Verbania hanno eseguito 7 misure cautelari emesse dal Gip locale – 5 le persone in carcere, 2 agli arresti domiciliari, 14 indagati complessivi – responsabili a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti a danno di imprese del settore tessile.
Il gruppo criminale, con base logistica ad Arluno in provincia di Milano, è stato smascherato grazie a due furti avvenuti nei mesi di luglio e agosto dell’anno scorso in due aziende produttrici di capi di abbigliamento di alta moda della provincia di Verbania. I 7 sono accusati di avere commesso 18 furti aggravati (e uno tentato perché la proprietaria non si era fidata) nelle province di Udine, Verbania, Como, Torino, Varese, Milano, Lodi, Bologna e Rimini. Finora è stata restituita merce trafugata per un valore complessivo di 400mila euro circa.
Secondo la tecnica dei “falsi corrieri”, un “telefonista”, operativo da Napoli, entrava in contatto con un’azienda per organizzare un ritiro già previsto. Poi i falsi corrieri si presentavano poi nei magazzini per impossessarsi della merce, successivamente trasportata a Napoli per essere stoccata e reimmessa nel mercato legale.
In un’occasione il telefonista della banda, dopo un furto a Milano a ottobre, si era spinto a fingersi maresciallo per sapere cosa era accaduto al suo “uomo”.
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