Ambiente

Roma, finalmente Malagrotta. Pichetto: la più grande bonifica

di Angelo Vitale -

Roma Malagrotta Discarica ©imagoeconomica


“Si chiude una ferita aperta per Roma”: il sindaco di Roma Roberto Gualtieri dice grazie al Governo per il finanziamento da 250 milioni di euro e invia apprezzamenti alla Regione Lazio per il via dei bandi di gara per la copertura dell’area, 200 pozzi per il percolato e 600 per il biogas, della discarica di Roma Malagrotta, presentati in Campidoglio. “Il momento di serrare i ranghi e lavorare insieme. Oggi iniziamo a mettere la parola fine a una brutta storia”, per il Governatore Francesco Rocca. Mentre il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha ringraziato il commissario unico Giuseppe Vadalà “per la più grande bonifica d’Europa, che ci potrebbe far uscire da un cuneo nero. Da questi 250 ettari estrarremo 25 megawatt di energia”. E lo stesso generale ha ricordato il lavoro corale avviato nel marzo scorso, cui diede impulso un la visita in Italia del commissario Ue all’Ambiente Virginijus Sinkevicius.

L’iniziativa sui 250 ettari riguarderà “80 milioni di metri cubi di rifiuti, accumulati in altezza da 20 a 60 metri” e “20 milioni di metri cubi di biogas e 10 milioni di metri cubi di percolato che aumenta con le piogge”, con opere da terminare a dicembre 2026. La copertura costerà 89 milioni e porterà il perimetro da 5,4 a 6,3 chilometri.

Nel corso della presentazione, poi, si è appreso che potrebbe riaprire l’impianto di trattamento meccanico-biologico di Malagrotta, di proprietà della società EGiovi, danneggiato da un incendio lo scorso anno e attualmente posto in amministrazione giudiziaria.

L’autorizzazione non è stata revocata – ha ricordato Luigi Palumbo, ad della EGiovi – . Stiamo aspettando la chiusura delle indagini, poi ci confronteremo con gli enti locali, ma c’è l’intenzione di ricostruire l’impianto”. Il Tmb2 di EGiovi a regime trattava 900 tonnellate di rifiuti al giorno, operando con un sistema che abbinava processi meccanici a processi biologici, come la digestione anaerobica e il compostaggio, per separare la frazione umida da quella secca.


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