Politica

Sfiducia, Santanché si difende: “Ho già chiarito tutto, basta insulti”

di Giovanni Vasso -

DANIELA SANTANCHE’ MINISTRO


In Senato si discute la mozione di sfiducia, Daniela Santanché si difende e conferma di non essere stata a conoscenza di un’indagine a suo carico da parte dei magistrati della Procura di Milano. Il ministro del Turismo, questa mattina, ha parlato durante una replica concessale nell’ambito della discussione sulla mozione di sfiducia presentata, nei suoi confronti, dagli esponenti del Movimento Cinque Stelle.

Daniela Santanché sbuffa: “È la seconda volta che mi trovo in quest’Aula per accuse giornalistiche rivolte alla mia persona. Ho avuto occasione lo scorso 5 luglio di entrare negli aspetti di questa inchiesta pseudo giornalistica, non intendo rifarlo perché ho già esposto i fatti con chiarezza. Mi permetto di ribadire che quando sono venuta in Senato non ero stata raggiunta da alcuna informazione o avviso di garanzia della Procura di Milano”. Santanché ha inoltre aggiunto: “È incomprensibile questa mozione che nasce, ripeto, da una inchiesta pseudo giornalistica. Non ha in oggetto il mio operato da ministro o l’eventuale violazione di obblighi costituzionali e soprattutto ha per oggetto fatti che, se verranno evidenziati, sono precedenti al mio giuramento da ministro. Ritengo di aver chiarito in maniera solenne la verità”. Per l’esponente del governo, poi, l’amarezza dei toni del dibattino: “Rimane il dispiacere per gli insulti che sono stati rivolti alla mia persona.
Nelle funzioni che esercito al governo ho sempre inteso e intendo conformarmi a quei principi di legalità, responsabilità, disciplina e onore che la Costituzione sulla quale ho giurato indica come valori e criteri di condotta per chiunque operi al servizio della nazione”.

Al ministro ha controreplicato l’ex responsabile al dicastero dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, esponente pentastellato. Che ha bollato come incomplete, e dunque irricevibili, le parole di Daniela Santanché: “Molte polemiche sono state fatte, dalle opposizioni, sulla mozione individuale nei confronti della ministra Santanché che, secondo le critiche, ricompatterebbe il governo. La mozione è una conseguenza logica di quanto detto e non farla sarebbe stato ipocrita”, ha spiegato. Patuanelli ha quindi aggiunto: “Allora forse si ricompatta la maggioranza ma sicuramente non porta bene”.

Il tema è che la mozione, stando a quanto trapela dalle stanze del Senato, non dovrebbe passare. La Santanché dovrebbe veder bocciata la mozione di sfiducia che la riguarda. La maggioranza, infatti, sarebbe compatta nel rigettarla e una mano giunge anche dal Centro dove Azione e Iv usciranno dall’aula per non partecipare al voto. In aula, ovviamente, non sono mancate scene di tensione tra M5s e esponenti della maggioranza. Sono volate parole grosse, insulti e contumelie. Come al solito.


Torna alle notizie in home