“Performing Pac, dance me to the end of love”: la memoria e la ricostruzione. A Milano l’arte lancia messaggi
“Performing Pac, dance me to the end of love”. La memoria e la ricostruzione, a Milano l’arte lancia messaggi.
Trascorsi trent’anni dall’attentato terroristico di Via Palestro, di matrice mafiosa, che provocò la morte di cinque persone e distrusse il Padiglione di Arte Contemporanea di Milano, una mostra lo ricorda dedicando l’edizione 2023 di PERFORMING PAC a una riflessione sul rapporto tra arte contemporanea e memoria.
Performing Pac, dance me to the end of love: l’iniziativa a Milano
L’iniziativa Performing Pac “Dance Me To The End Of Love”, organizzata e curata del comitato scientifico del PAC a Milano, mette in connessione i lavori di nove artisti, per la maggior parte video installazioni, e una piccola mostra ‘flashback’ – i cui materiali provengono dall’Archivio storico del PAC come nelle edizioni precedenti -, che rivelano come la ricerca di nuovi spazi della memoria, o ‘lieux de mémoire’ nella definizione dello storico francese Pierre Nora, abbia trasformato il concetto di commemorazione, mostrando come il ricordo possa sopravvivere in diverse modalità d’intervento e narrazione.
Il titolo della mostra “Dance Me To The End Of Love” è ripreso da una canzone di Leonard Cohen del 1984, ispirata al dramma della Shoah, dove l’arte, veicolo di memoria, riesce a sopravvivere a ogni crudeltà.
L’archivio diventa dunque un contenitore di memorie e si traduce nella mostra “ULTIME NOTIZIE. Christian Boltanski”, curata da Jean-Hubert Martin al PAC nel 2005, l’esposizione “Dance Me To The End Of Love” proponendo le opere di Maja Bajevic, Yael Bartana, Maurizio Cattelan, Clemencia Echeverri, Miguel Gomes, Douglas Gordon e Giulio Squillacciotti.
A completamento del progetto espositivo una timeline che ripercorre le fasi della strage di via Palestro, a cura dei giornalisti d’inchiesta Simona Zecchi e Marco Bova, che include anche un’opera di Mario Nigro ( proprio nel luglio 1993 era prevista al PAC una personale dell’artista che non fu mai realizzata per via dell’esplosione). Inaugurata il 25 e visttabile fino al 30 luglio, si aggiunge una sezione realizzata in collaborazione con il Comando dei Vigili del Fuoco, che attraverso materiale fotografico d’archivio documenta l’attentato in cui persero la vita tre colleghi.
La mostra rimarrà aperta fino al 10 settembre.
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