Attualità

Terza rata Pnrr, Elly Schlein attacca: “Persi 500 milioni”

di Giovanni Vasso -

ELLY SCHLEIN SEGRETARIA DEL PARTITO DEMOCRATICO


Pnrr, Elly Schlein attacca il governo e dalla maggioranza piovono reazioni. Arriva la terza rata e la politica italiana fa quello che le riesce meglio: litigare. Le notizie che arrivano da Roma e Bruxelles hanno scatenato una valanga di reazioni. Di segno opposto tra gli schieramenti. Il centrodestra, ovviamente, esulta. La minoranza, specialmente quella dem, attacca a testa bassa. A lanciare i suoi alla carica sul tema del Pnrr è Elly Schlein che se la prende con il governo a causa del mezzo miliardo di euro in meno che non arriverà: “Bene che arrivi finalmente la terza rata ma si dimostra l’incapacità del governo di gestire questo grande piano unico e irripetibile per gli investimenti nel nostro Paese”. Schlein afferma: “Non arriveranno 500 milioni di euro, proprio quelli che erano destinati all’emergenza abitativa per quale gli studenti hanno protestato in questi mesi nelle tende perché quando si colpisce il loro diritto all’abitare si colpisce anche il diritto costituzionale allo studio. Noi continueremo a lottare anche su questa importante parte di investimenti sugli studentati”. La segretaria non chiude del tutto al dialogo a patto che il governo inizi ad ascoltare le proposte della sinistra: “È chiaro che serve più attenzione e urgenza da parte di un governo che ha parlato per mesi di modifiche al Pnrr e ancora non le ha presentate in Parlamento. Noi continueremo a presidiare e ad essere disponibili a dare una mano perchè il Pd non vuole vedere l’Italia fallire questa grande opportunità. Grande disponibilità a collaborare ma abbiamo bisogno di uno scatto in avanti del governo”. Francesco Boccia, presidente dei senatori dem, usa parole durissime: “L’esito della cabina di regia sul Pnrr conferma in pieno le nostre preoccupazioni: questo governo non è in grado di gestire il più grande progetto di rinascita e sviluppo del nostro Paese. Da oggi è ufficiale che siamo costretti a rinunciare a 500 milioni della terza rata. Cosa succederà quando dovremo riscuotere la quarta, per la quale il governo ha già ammesso di non essere in grado di centrare quasi la metà dei progetti? Il ministro Fitto è venuto più volte in commissione a cercare di rassicurare il Parlamento e a dirci che era tutto a posto. Ma da oggi è certificato che questo governo non è all’altezza di garantire al nostro Paese le risorse che l’Europa ci aveva promesso”.

Le parole che arrivano dall’area dem e dall’opposizione stuzzicano la maggioranza. Che, esultando per lo sblocco della terza rata, stigmatizza le iniziative della minoranza. Giovanni Donzelli (Fdi) spiega: “Lo sblocco della terza rata del Pnrr è la conferma dell’ottimo lavoro del governo Meloni. Sono state smentite tutte le profezie nefaste della sinistra. Il governo va avanti. Ci sono buoni rapporti con l’Europa e i soldi arriveranno”. Soddisfatto anche Maurizio Gasparri (Fi) che tuona contro Pd e opposizioni: “Nel nostro Paese abbiamo una opposizione davvero scadente. Hanno passato settimane intere a dire ‘non verrà pagata la terza rata del Pnrr all’Italia. I soldi non ci saranno dati. Sarà un disastro’. Urla, interventi in Parlamento, vaniloqui patetici. Invece i soldi arrivano puntuali. Il 98% della cifra sarà erogata. E non sapendo che dire, questi sventurati dell’opposizione ridicola e fallita, si attaccano al fatto che su 19 miliardi la percentuale del 2-3%, 500 milioni, sarà versata con la quarta rata”.


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