Meloni a Palermo ma non sarà alla fiaccolata per Borsellino
GIORGIA MELONI
Meloni oggi a Palermo ma la premier non andrà alla fiaccolata in memoria del magistrato Paolo Borsellino. La presidente del consiglio ha scritto una lettera al Corriere della Sera in cui è intervenuta per celebrare la ricorrenza del 31esimo anniversario dalla strage di via d’Amelio e per rintuzzare le accuse piovutele in capo dalle opposizioni sui temi legati alla riforma della giustizia.
“Non posso che essere profondamente orgogliosa del fatto che il governo che oggi presiedo abbia avuto, dal suo primo giorno, la determinazione e il coraggio necessario ad affrontare il cancro mafioso a testa alta. Sono i fatti a dimostrarlo. Abbiamo messo in sicurezza presidi fondamentali come la restrizione dei benefici penitenziari, e se oggi boss mafiosi del calibro di Matteo Messina Denaro sono detenuti in regime di 41 bis lo si deve esattamente a questo impegno”, ha rivendicato Meloni. Che ha aggiunto: “Il 19 luglio di 31 anni fa la mafia ha ucciso il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta. Come ogni anno, sarò anche questa volta a Palermo per rendere omaggio alla loro memoria e rinnovare il mio impegno personale, e quello di tutto il Governo, contro le mafie. Presiederò il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza per fare il punto sul lavoro svolto sull`attività di contrasto alle criminalità organizzata che le istituzioni, ad ogni livello, stanno portando avanti”.
Poi una stilettata alla minoranza e la conferma del forfait: “In questi giorni è stato detto un po` di tutto sulla mia presenza a Palermo. C’è chi ha addirittura scritto che avrei disertato le commemorazioni perché sarei in crisi con il mito Borsellino – ha scritto Meloni -. È, ovviamente, falso”. La presidente del consiglio ha poi aggiunto: “Così come è stucchevole il tentativo di alcuni di strumentalizzare la mia impossibilità — data da altri impegni concomitanti — di partecipare anche alla tradizionale fiaccolata di Palermo, organizzata da ’Comunità `92’ e Forum XIX Luglio e diventata nel tempo manifestazione apprezzata e partecipata. E alla quale ho sempre orgogliosamente preso parte”.
Per Meloni, la memoria di Paolo Borsellino resta un caposaldo: “Ricordo, come se fosse ieri, il profondo e viscerale rifiuto della mafia che, da ragazza, provai di fronte alle immagini della strage di via D`Amelio. Da quel rifiuto nacque il lungo, convinto, impegno politico che mi ha portato fin qui, da semplice militante di un movimento giovanile alla presidenza del Consiglio dei ministri”.
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