Taradash: “Sinistra assente sui temi etici e Schlein è ostaggio del suo Pd”
MARCO TARADASH
di EDOARDO SIRIGNANO
“Gestazione per altri, Schlein non deve dar conto ai cattolici, ma a una cultura statalista, che da sempre ha dettato la linea a queste latitudini. Non mi sorprende come si sia comportato il Partito Democratico sull’emendamento presentato da Magi. Stiamo parlando di chi è cresciuto nell’assuefazione agli ordini calati dall’alto”. A dirlo Marco Taradash, tra i massimi esponenti dell’universo radicale italiano e da sempre in prima linea sulle battaglie relative ai diritti.
+Europa sembra portare avanti quasi una lotta in solitaria sulla Gpa. Perché il Partito Democratico abbandona Magi e il suo emendamento?
Non mi sorprende nulla di tutto ciò. Rispetto alla storia dei democratici, non ci sono particolari colpi di scena. Dal Partito Comunista in giù, per non parlare della sinistra democristiana, questa parte politica è sempre stata trascinata per i capelli sulle grandi battaglie per i diritti civili. È abbastanza normale, dal mio punto di vista radicale, vedere come il Pd sia abbastanza reticente nell’affrontare, in termini liberali, problemi delicati che impongono una scelta.
A cosa si riferisce?
A decidere tra il proibizionismo e la criminalizzazione di una parte oppure la regolamentazione, fondamentale per fare in modo che non si creino fenomeni che sfuggano al necessario ruolo dello Stato.
Quale è questo ruolo?
Lo Stato non deve vietare tutto. Deve, piuttosto, impedire che i cittadini si facciano del male tra loro. La gestazione per altri può essere sfruttamento, ma anche e soprattutto donazione. Lo è in molti Paesi del mondo. Non capisco perché non può esserlo pure in Italia. Pensare di poter bloccare questo fenomeno nell’anno 2023, quando i criteri morali hanno accelerato il loro cambiamento rispetto alle questioni dei diritti personali, ritengo sia un grande errore. Anzi, mette a rischio la felicità di tante persone.
Le sembra giusto che su una questione così delicata Schlein sia assente?
Non è una questione di correttezza. La verità è che Schlein si trova a disagio dentro un partito che aveva scelto un altro segretario. Non si può dimenticare che Elly è riuscita a spuntarla sull’avversario non grazie ai consensi dagli iscritti al Pd, ma per quelle persone, che pur non avendo niente a che fare con questo mondo, si sono presentate davanti ai seggi e hanno votato. È chiaro che un partito che elegge così il proprio leader, lo metterà sempre in gravi difficoltà. Chiunque sia colui che viene indicato dall’esterno del partito vivrà sempre una grande contraddizione. Più che una fuga sulla Gpa, quindi, parlerei di un rifiuto verso questa contraddizione.
Qualcuno sostiene che a prevalere, nel Nazareno, sia ancora la linea degli ultracattolici?
Non sono d’accordo con chi la pensa in questo modo. A prendere il sopravvento, invece, è la linea conservatrice di chi è cresciuto generalmente nell’assuefazione agli ordini calati dall’alto. La storia comunista non si è risolta con la fine del Pci. Il berlinguerismo, che è stato appunto il rifiuto di uscire dal comunismo, ha continuato a essere presente dentro i partiti che via via hanno ereditato quella storia. L’ultima ambiguità democratica, quindi, non è legata alla presenza cattolica, ma a una cultura statalista, che non è mai venuta meno.
Non le risulta strano che un esecutivo che riesce a imporsi all’ultimo congresso proprio grazie ai consensi del mondo Lgtb, al primo atto concreto, lo molla?
Schlein non è una leader come Meloni, che si è costruita anno dopo anno all’interno di una comunità. La verità è che Elly non può, come la premier, imporre ai suoi scelte cosiddette sgradite. Un esempio è quello sulle posizioni antiputiniane e filoamericane. C’è chi riesce a farle passare e chi no. È sotto gli occhi di tutti. La segretaria del Pd, ogni giorno, deve lottare per uno spazio e questo richiede certamente tempo.
Ciò, però, non significa che sia contraria a certi cambiamenti, come appunto la Gpa?
La prima inquilina del Nazareno è assolutamente favorevole alla gestazione per altri regolamentata. Non è, piuttosto, in grado di imporla ai suoi, al suo partito. Questo è un dato di fatto. Non ci sono dubbi.
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