Sostenibilità, Mattarella: L’Italia farà la sua parte
Un cambiamento climatico che è a tutti noto. I cui effetti, nel contrasto che viene messo in atto in ogni singolo Paese, non producono altro che una semplice riduzione del danno. Una crescita economica che, se ha riservato risorse ai Paesi meno fortunati del pianeta, si è affievolita per gli effetti dell’emergenza sanitaria causata dal Covid e dai riflessi, tuttora persistenti, di un conflitto – quello russo-ucraino – che ha azzerato tutte le precedenti certezze di un Occidente stabile. Un pianeta ancora diviso, con Paesi che fanno valere la loro elevata capacità di detenere e gestire le materie rare necessarie a tutta la Terra. Questi, i temi che hanno fatto da cornice al Summit Cotec di Palermo che ha riunito i leader di imprese e di istituzioni di Italia, Spagna e Portogallo per individuare azioni comuni sugli investimenti necessari in sostenibilità ambientale e sociale e su come possa la finanza, anche attraverso l’innovazione, concorrere al raggiungimento dei 17 obiettivi stabiliti da Agenda 2030 e dall’Accordo di Parigi sul clima, per contenere l’innalzamento della temperatura media globale, ridurre le emissioni globali climalteranti, diffondere tecnologie utili a raggiungere la neutralità climatica. Con il Re di Spagna, Felipe VI e il presidente della Repubblica portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa, che hanno salutato con entusiasmo la bellezza del capoluogo siciliano, il presidente Sergio Mattarella. “Non possiamo farci guidare solo dalle emergenze”, ha detto il Capo dello Stato. Ammonendo sul pericolo di una deriva che, nonostante condivisioni e consapevolezze, può spingere le tensioni geopolitiche verso progressive fratture internazionali. Tali “da compromettere il contesto degli accordi raggiunti in sede globale nello stesso sistema delle Nazioni Unite”.
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