Rigassificatore, Toti commissario: fra tre anni da Piombino in Liguria
Una perfetta comunanza di intenti, con l’unico obiettivo di una stabilizzazione del quadro energetico del Paese. “Ringrazio la Regione Liguria per aver offerto la disponibilità a confrontarsi col governo. Buon lavoro al presidente Giovanni Toti, nominato commissario straordinario per il riposizionamento del rigassificatore operante oggi a Piombino e che, come da impegno assunto dal governo, dovrà essere ricollocato nel termine di tre anni”. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, commenta così il nuovo incarico del governatore ligure e ora auspica “l’individuazione delle opzioni più efficaci al fine di continuare a garantire la sicurezza energetica dell’Italia”.
Solo tre mesi fa a Piombino l’ingresso in rada della Golar Tundra di Snam, il rigassificatore acquistato con il favore del governo a guida Draghi non appena l’Italia fu drammaticamente posta di fronte al rischio di un fabbisogno energetico a secco, per l’incedere della guerra in Ucraina. Una capacità di stoccaggio di 170mila metri cubi di gas naturale liquefatto e di rigassificazione continua di 5 miliardi di metri cubi l’anno.
Da sola – fece sapere Snam – contribuirà a circa il 6,5% del fabbisogno nazionale, portando la capacità di rigassificazione a oltre il 25% della domanda. E subito Giovanni Toti disse la Liguria disponibile ad accogliere la ricollocazione del gassificatore che lascerà la Toscana entro 3 anni. In ballo, la fornitura per Liguria, Piemonte e Lombardia.
Una scelta, quella dei rigassificatori, che tranquillizza il governo. “A Piombino – disse Pichetto 3 mesi fa – la nave è arrivata, a Ravenna arriverà entro il 2024. Dovremmo ancora aggiungerne uno e due, perché con i rigassificatori è possibile comprare da tutto il mondo. I tubi, invece, si possono chiudere”.
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