L’INGRANDIMENTO – La stretta di Salvini: via la patente con lo smartphone
di CLAUDIA MARI
Una riforma del codice della strada che risponde allo slogan “tolleranza zero” del ministro delle Infrastrutture dei Trasporti Matteo Salvini, che in vista del Consiglio dei Ministri di oggi ha messo a punto alcune delle misure contenute nel Ddl. Una bozza che si compone di 18 articoli che riguardano non solo regole più stringenti in merito alle regole di guida, ma anche per le bici, i monopattini e le Ztl. Eppure, quelle che risaltano all’occhio riguardano l’uso di cellulari e di sostanze stupefacenti alla guida. Decisioni prese sulla scia e sull’onda emotiva causata dall’incidente avvenuto a Roma che ha coinvolto cinque giovani youtuber, una famiglia e che ha visto la morte del piccolo Manuel di cinque anni. Il ragazzo alla guida della Lamborghini cha ha causato l’impatto fatale era risultato positivo alla cannabis a seguito del drug test e, dalle ricostruzioni, gli altri membri dell’auto, stavano girando dei video con i propri smartphone. E così nel Ddl vediamo una stretta: nella bozza si prevede la sospensione della patente per chi viene fermato dopo aver assunto droghe, ma anche per chi è sorpreso alla guida col cellulare, contromano e per tutti comportamenti che generano statisticamente alta incidentalità. Attualmente il codice della strada prevede il pagamento di una multa tra 165 e 660 euro e può vedersi sospendere la patente tra uno e tre mesi in caso di recidiva nel corso del biennio successivo. “Sul telefonino ho chiesto alla Polizia Stradale una stretta particolare. Buona parte degli incidenti deriva da distrazione e se ti becco a chattare o a usare il telefonino ti fermi. Non è che ti faccio la multa, ma ti fermi con la macchina lì” ha dichiarato il ministro. E ancora, sull’uso di sostanze, è previsto il divieto assoluto di bere alcol prima di mettersi alla guida e l’obbligo dell’alcolock (un dispositivo che blocca l’accensione del motore in caso di positività all’alcol test) per gli ubriachi recidivi. Inoltre, sono previsti altri casi in cui la patente potrebbe essere sospesa: nella bozza vi è la proposta che in caso di multa per eccesso di velocità (o altre infrazioni che comportano ldecurtazione di punti) la patente viene sospesa quando si hanno meno di 20 punti per un periodo che va da sette a 15 giorni a seconda del numero di punti posseduti al momento dell’accertamento. I giorni di sospensione raddoppiano in caso si sia causato un incidente. Nuove regole, infine, sono previste anche per i neopatentati: questi non potranno guidare le auto più potenti per i primi tre anni dopo il conseguimento della patente, il Ddl aumenta quindi da uno a tre anni la possibilità di guidare “autovetture (categoria M1) a motore termico, potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t e/o comunque potenza massima pari o superiore a 70 kW”. Una misura voluta dal ministro, “perché uno che ha la patente da un anno se gli metti in mano una Lamborghini, Porsche o altro non è cosa intelligente da fare”.
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