Marco Mazzoli vince L’Isola dei famosi e dedica il primo posto a Chico Forti
Marco Mazzoli vince L’Isola dei famosi e dedica il suo primo posto a Chico Forti, l’italiano all’ergastolo in un carcere statunitense da 24 anni.”Una persona che si chiama Chico Forti e che era dentro di me quando non ce la facevo più e poi pensavo “ma come fai Marco a non farcela più che tu hai un giorno, una data di uscita e Chico è in carcere ingiustamente da 24 anni e probabilmente non avrà e non ha ancora una data di uscita?”. Quindi grazie Chico, ti amo, non vedo l’ora di tornarti a trovare in carcere”, ha detto Mazzoli, alzando in aria la coppa del vincitore. Il conduttore radiofonico, favorito sin dall’inizio del reality, è riuscito a spuntarla contro l’altra concorrente forte dell’edizione, Cristina Scuccia, e si porta a casa un montepremi da 100mila euro. Il secondo classificato è Luca Veltrone.
L’italiano all’ergastolo
Non era la prima volta che Mazzoli parlava di Chico durante la permanenza sull’isola. Il conduttore fa parte di quell’onda di Chico, le migliaia di persone convinte dell’innocenza del produttore tv all’ergastolo, che chiedono a gran voce il trasferimento dell’italiano dagli Stati Uniti. Chico Forti, infatti, si è sempre proclamato estraneo al delitto per il quale è stato condannato all’ergastolo senza possibilità di condizionale, l’omicidio di Dale Pike, il figlio di un albergatore di Ibiza ucciso a Miami il 15 febbraio 1998. Chico fu l’ultimo a vedere Dale Pike vivo. Andò lui stesso a prenderlo all’aeroporto quel pomeriggio, per poi lasciarlo, sostiene Chico, nel parcheggio di un ristorante. Quella sera stessa Dale venne ucciso e fu ritrovato cadavere all’indomani in una spiaggia di Sewer Beach, ucciso con due colpi di pistola calibro 22. Ma Chico, ascoltato pochi giorni dopo la scoperta del corpo, mentì ai detective, sostenendo di essere sì andato all’aeroporto a prendere Dale, ma che il ragazzo non arrivò mai.
Il processo
Quella bugia fu l’inizio della fine di Chico, contro il quale l’accusa montò un caso che lo vedeva come ideatore di una truffa al padre della vittima per sottrarre all’anziano un famoso hotel a Ibiza. E l’intervento di Dale Pike nella trattativa avrebbe mandato all’aria il piano dell’italiano. La menzogna, unita a una serie di indizi, arrivarò nell’aula di tribunale, in un processo che, però, non ha dimostrato la colpevolezza di Chico al di là di ogni ragionevole dubbio. Nonostante ciò, la giuria giunse al terribile verdetto: colpevole. E il giudice Victoria Platzer emise la sentenza dell’ergastolo senza possibilità di condizionale, condannando Chico a poter lasciare il carcere solo da morto. L’italiano ha tentato la via degli appelli, tutti bocciati, e in ultima analisi ha deciso di chiedere il trasferimento in Italia sulla base della Convenzione di Strasburgo. La sua domanda, però, è in bilico da anni.
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