Cultura & Spettacolo

Domenico Imperato: “Io? Un Sentimentale”

di Nicola Santini -


S’intitola “Sentimentale”, il nuovo progetto artistico del cantautore Domenico Imperato. L’album, in fisico e digitale per la Kutmusic, è il terzo disco di Imperato e chiude una sorta di trilogia iniziata con “Postura Libera” e proseguita poi con “Bellavista”.
Come nasce “Sentimentale”?
Dietro questo nuovo album c’è stato tanto lavoro, sia in fase di scrittura che di produzione. Ho scritto tanto e cercato una forma canzone più diretta, più efficace e pop, mantenendo però una poetica forte, una linea d’autore, nei testi e nella parte musicale. Ho fatto riposare le canzoni voce e chitarra, e solo quando ero convinto di avere una decina di brani forti ho iniziato a lavorare agli arrangiamenti. Ho realizzato una prima grossa produzione da solo nel mio studio arrangiando e suonando chitarre, synth, bassi, percussioni, batterie e programmazioni elettroniche. In una seconda fase ho lavorato insieme al batterista e produttore Valerio Pompei e insieme abbiamo arricchito il tutto, coinvolgendo in vari passaggi anche altri musicisti. Abbiamo mixato e finalizzato il tutto.
In questo tuo nuovo lavoro, quanto troviamo di te dal punto di vista umano oltre che lavorativo artista?
Credo che nel mio caso l’uomo e l’artista vadano sempre un po’ a braccetto, di pari passo. Sono quello che canto e canto quello che sono. C’è molto del mio vissuto in queste canzoni e c’è tanto anche delle mie riflessioni, studi, idee, tentativi artistici di tutti questi anni di Musica e scrittura. Credo che Sentimentale sia una piccola somma, in cui mi riconosco molto, del Domenico Imperato cantautore e uomo.
Tu sei un cantautore doc. Nel tuo percorso artistico, quali sono state le tue fonti di ispirazione?
Ho avuto molti Maestri e le fonti di ispirazioni sono davvero tante. Amo ascoltare musica che passa per i generi più diversi, sono un tipo curioso e insaziabile. Lavorando alla forma canzone ho sicuramente imparato tanto dai grandi cantautori italiani del passato come Conte, Pino Daniele, Dalla, Battisti… ma ho cercato allo stesso tempo di confrontarmi anche con l’attuale panorama musicale e con alcuni miei coetanei come Colapesce, Dimartino, Calcutta. La nuova scena indie ha cambiato un po’ il linguaggio della canzone e poi ci sarebbe anche tutto il mondo della trap… Ho cercato di ascoltare e prendere quello che c’è di buono da questo momento musicale. Ho voluto usare parecchia elettronica, perché mi piace, perché credo sia un dovere per un artista rinnovarsi, reinventarsi, stare al passo dei tempi, essere attuale. Il tutto cercando di non snaturarsi e perdere la propria peculiarità, cercando di essere sempre me stesso. Mi sono messo in gioco parecchio soprattutto su alcuni brani del disco e devo dire che mi sono divertito e sorpreso, io per primo, del risultato.
Cosa ti rende davvero felice del tuo percorso?
Di solito quando ti chiedono qual è tra le tue canzoni la tua preferita, uno risponde sempre con l’ultima scritta… In questo caso vale anche per i miei dischi. Mi ripeterò un po’, ma sono molto contento del lavoro svolto, di queste canzoni e di questo disco. Credo che sia il mio album di cui vado più fiero, e sta arrivando anche molto bene alle persone e alla critica specializzata. Lo percepisco come un punto d’arrivo importante dopo tanti anni di Musica e penso di essere riuscito a inserirci dentro tutte le idee, riflessioni, soluzioni artistiche che avevo in testa da tanto, con un buon equilibrio e una buona immediatezza d’ascolto. È la cosa sicuramente più difficile da fare: scrivere canzoni pop ma intelligenti, con una poetica non banale.
E’ partito, dalla tua Pescara, il “Sentimentale Tour”…
L’idea è quella di portare in giro una scaletta che segua proprio la tracklist di pubblicazione delle canzoni di Sentimentale e poi in una seconda parte con il meglio dai primi due album. Sarò accompagnato dai miei musicisti in molti appuntamenti e cercheremo di riprodurre live le soluzioni trovate in studio di registrazione. Ci saranno anche alcuni appuntamenti in solo chitarra e voce o formazione acustica, è una dimensione che mi appartiene molto, alla quale sono molto legato e che riesce a creare sempre una magia particolare con il pubblico. Per il resto abbiamo annunciato le prime date in giro per l’Italia, ma stiamo chiudendo altri concerti. Non mi resta che augurarmi e augurarvi un’ottima estate “Sentimentale”.


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