Sport

Adl e i 40 allenatori: in tre per la scelta finale del Napoli

di Giovanni Vasso -

AURELIO DE LAURENTIIS IMPRENDITORE


Alla tombola di Castelvolturno, dal panariello dei quaranta allenatori, Aurelio de Laurentiis sta per pescare il nome del nuovo tecnico del Napoli. Un casting lunghissimo, a favor di taccuini e telecamere, con tanto di dissing, più o meno dissimulati, polemiche e qualche voltafaccia. Adl, che è uomo di cinema, sa che la gente vuole storie. E trasforma un dramma sportivo, cioè l’addio di Luciano Spalletti dopo la conquista di quello scudetto atteso addirittura da 33 anni (vissuti molto pericolosamente come ben sanno i tifosi azzurri), in un film, anzi in un reality, dove la narrazione si fonde con le indiscrezioni e solleva reazioni anche, o forse soprattutto, fuori Napoli. I quaranta allenatori si sono ridotti a tre. In lizza ci sono Christophe Galtier, Rudi Garcia e Paulo Sousa.

Da Parigi con furore

Galtier è reduce da un’annata a dir poco confusionaria in quel di Parigi. Dove, nemmeno quest’anno, s’è fatta troppa strada in Champions League. Nonostante, anche quest’anno, il Psg potesse contare su una flotta di talenti da far invidia a un album di figurine degli anni ’80. Da Neymar a Messi, passando per Mbappé. Lo scontento ha portato i tifosi parigini a fischiare la Pulce, che perciò a fine stagione se n’è andato e ha firmato un contratto mostruoso con l’Inter Miami (più Adidas e Apple) per andarsene a ovest, Frodo del pallone che se ne va a predicare calcio negli Stati Uniti. Secondo la Gazzetta dello Sport, Galtier sarebbe la prima scelta di Adl. Èquipe, in Francia, dà lo sbarco dell’allenatore ex Lilla e Nizza per imminente. L’affare si concretizzerebbe già a fine settimana, “ai piedi del vulcano”, come ha titolato il giornale francese. Che, però, apparecchia, insieme all’indiscrezione, anche il dubbio: potrebbe prendersi un anno sabbatico per ricostituirsi i nervi dopo l’annata parigina. Per lui sarebbe pronto un biennale da quattro milioni a stagione con opzione per il terzo. Basterà a fargli tornare la voglia di rimettersi, da subito, al lavoro?

Il sergente Garcia

Rudi Garcia è una vecchia conoscenza del calcio italiano. Allenò la Roma che, con Gervinho ala scatenata e ispiratissima, dominò l’inizio della stagione 2013/14 con dieci vittorie nelle prime dieci gare. Garcia arrivò sulla riva giallorossa del Tevere dopo l’ultima stagione zemaniana, terminata con l’esonero del Boemo e l’approdo in panca di Andreazzoli che traghettò la squadra fino al sesto posto. L’allenatore francese, invece, si piazzò secondo al primo anno in A mancando lo scudetto al cospetto della Juventus. Dopo il ritorno in Francia, Garcia è andato all’Al Nassr, in Arabia Saudita. Ma la stagione del tecnico è finita quando Cristiano Ronaldo e Garcia hanno litigato furiosamente, come riportò Marca, e la società, pur di accontentare la sua stella decise di giubilare l’allenatore promuovendo il tecnico delle giovanili Dinko Jelicic alla prima squadra. È fermo da aprile, Garcia. Ma sarebbe pronto a ripartire. Sempreché saltasse Galtier.

Il giallo Sousa

Paulo Sousa, subentrato a Nicola, ha portato la Salernitana a una salvezza tranquilla. E, cosa da non sottovalutare, ha dato ai granata la possibilità di togliersi qualche soddisfazione. Una su tutte riguarda proprio il Napoli. Con il pareggio “estorto” al San Paolo grazie a una rete superba di Boulaye Dia (oggi uomo mercato dei granata), gli azzurri dovettero rinviare la già apparecchiata festa scudetto a Napoli, finendo per dover far festa a Udine. Il tecnico portoghese era stato avvistato a Roma, a cena con Adl. L’accordo sembra fatto o, quantomeno, sul punto di essere concluso. Ma è successo che la Salernitana, che con il suo allenatore lusitano aveva già parola per il rinnovo, ha deciso di mettersi di traverso. E di far valere la clausola rescissoria da un milione di euro (elevata a 1,8 milioni in caso che a pagarla sia una società). De Laurentiis non è tipo da andar d’accordo con questi orpelli burocratici. E perciò le quotazioni di Sousa a Napoli sembrerebbero in ribasso. E sarebbe un guaio. Perché l’allenatore dovrebbe ricucire il rapporto con la società e con la piazza, che definire delusa  è ancora poco. Ieri è uscita, in Portogallo, sul portale Sol, una sua vecchia intervista di maggio. In cui prometteva che sarebbe rimasto a Salerno. Dove, contestualmente, è già partito il toto allenatore. Tra i nomi accostati alla panca granata ci sono anche degli ex Napoli: Gennaro Gattuso in primis e Rafa Benitez.


Torna alle notizie in home