Il cancello delle Alpi in Friuli: il paradiso della biodiversità. A Tarvisio la foresta demaniale più grande d’Italia
di GIANLUCA PASCUTTI
Nell’estremo Nord-Est in Friuli c’è un polmone verde millenario, unico per le sue biodiversità. “The Gate to the Alps” così chiamata è la foresta demaniale più grande d’Italia. La storia racconta che appena entrati nell’anno 1000 Enrico II imperatore di Germania donò questo territorio al Vescovado di Bamberga che per sette secoli lo custodì fino a quando Maria Teresa d’Austria decise di acquistarlo, intuendo la rilevante importanza di questo passaggio.
Dopo la prima guerra mondiale la foresta di Tarvisio fortunatamente divenne Italiana a tutti gli effetti. Il territorio risulta molto curato e attenzionato dai vari enti, il suo rinnovamento è naturale, ai piedi dei vecchi alberi che vengono tagliati ne crescono di nuovi, nati dagli stessi semi caduti precedentemente, senza bisogno di nessun intervento da parte dell’uomo. Un processo naturale che permette alla foresta di mantenere le sue preziose e uniche caratteristiche.
Passeggiando in questo meraviglioso contesto, possiamo ammirare alberi centenari, alcuni di questi ogni anno vengono utilizzati per la costruzione di case, di arredi e di pregiati strumenti musicali a corda, come violini, violoncelli e altre casse armoniche, tutti realizzati da abili artigiani e apprezzati in tutto il mondo. Tra questi maestosi abeti rossi, alla corte del monte Mangart, (2.679 m s.l.m.), posto lungo il confine italo-sloveno, si nascondono due verdi gemme, sono i laghi di Fusine. Due specchi d’acqua di color smeraldo di origine glaciale che ogni anno richiamano migliaia di turisti da tutta Europa. Il lago superiore, più piccolo e meno profondo, circa 10 mt, alimenta, grazie a l’origine carsica del sottosuolo quello inferiore, nettamente più grande e con una profondità di 25 mt, questo a sua volta alimenta l’emissario di entrambi i laghi.
La foresta di Tarvisio è considerata un prezioso corridoio faunistico Europeo, fondamentale per la conservazione delle specie e della biodiversità. La particolare posizione geografica di questa parte del Friuli e il suo eccezionale stato di conservazione, ha richiamato naturalmente svariate specie faunistiche, alcune rarissime come la lince, l’unico nucleo presente in Italia. Presenti anche l’orso bruno, il lupo, il gatto selvatico, lo sciacallo argentato, la lontra e il castoro, ritornato sul territorio dopo oltre 5 secoli. Numerose anche le specie di rapaci tra cui la maestosa aquila reale, la dominatrice dei cieli, i grifoni e il gipeto, un avvoltoio barbuto con apertura alare che può arrivare a oltre 3 mt. L’avifauna pur essendo un ambiente montano è molto varia e ricca di specie, stessa cosa per gli ungulati e le specie anfibie.
Visitando la foresta di Tarvisio ci si sente proiettati in un mondo fiabesco, fuori dal tempo, tra natura, riti magici e antiche tradizioni, un ambiente da visitare con grande rispetto e educazione, senza lasciare traccia del proprio passaggio. Tutte queste meravigliose realtà sono collegate tra loro da sentieri ben segnalati, da percorsi storici, detti senza confini che legano tre popolazioni, quella italiana, quella tedesca e quella slava.
Nel tarvisiano le strutture ricettive turistiche sono numerose, ben organizzate e accoglienti come nel classico stile di montagna, una garanzia per passare una vacanza rilassante, scoprire un territorio unico al mondo e deliziarsi con prodotti enogastronomici di assoluta bontà come i formaggi di malga, i cjarsons e il frico. Un paradiso anche per gli amanti dello sport, numerosi i percorsi dalle varie difficoltà da effettuare a piedi o in mtb, ferrate in alta montagna e passeggiate a cavallo, alternative che renderanno il vostro soggiorno speciale e rigenerante.
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