Berlusconi “hostess” e l’incidente aereo sfiorato per miracolo
Nel libro-diario del giornalista e saggista italiano Franco Di Bella, intitolato Corriere Segreto, c’è il racconto di un incidente aereo sfiorato per miracolo. Sul velivolo sono tutti nel panico, ma non Silvio Berlusconi:
“Salvo per miracolo. Il mio amico Silvio Berlusconi, con la sua mania di risparmiare sui minuti, ha voluto che salissi a Bologna non sulla mia auto ma sul suo jet. Sopra Linate al jet non è uscito bene il carrello, la ruota sinistra non scattava nella posizione giusta e rischiava di piegarsi all’atterraggio. Per tre ore abbiamo cercato invano un aeroporto che ci assicurasse trecento metri di schiumogeni per atterrare con qualche probabilità di non incendiarci. Ci hanno respinto a Fiumicino, Ciampino, Linate e Malpensa. In centoventi minuti ho fatto in tempo a ricapitolare tutte le vicende della mia vita e a compiere qualche esame di coscienza”.
E ricorda: “Berlusconi si è trasformato in hostess, assistente sociale, confessore e curatore di anime. Inzuppa d’acqua i plaid di bordo per avvolgerli intorno al corpo al momento dell’impatto, rassicura passeggeri ed equipaggio, si rammarica solo che gli sta saltando tutto il programma serale di appuntamenti per Canale 5. Implacabile e sicuro com’è, se avesse gli occhi azzurri, sembrerebbe J.R. Quando stiamo per far rotta su Ginevra, l’aeroporto militare di Cameri, impietosito da questi pellegrini del cielo, derelitti e abbandonati da tutti, ci offre una pista con gli schiumogeni e ci consente di atterrare. Va tutto bene, il comandante Pagani ci porta bravamente in salvo: davanti alla scaletta troviamo pompieri in tuta d’amianto, ufficiali efficientissimi ed il cappellano militare con la stola dell’officiante, già pronto per l’estrema unzione. Invidio Berlusconi per la sua glaciale imperturbabilità anche se era piuttosto consistente il rischio di andare arrosto”.
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