Veronica Maya con “Il cuore oltre l’ostacolo” a cavallo dell’inclusione
di ANDREA IANNUZZI
Ancora una volta sport e solidarietà vanno a braccetto. E vincono insieme una sfida importante. Allo CSIO 2023 di Piazza di Siena a Roma, nell’elegante cornice dell’Ovale più bello e più glamour del mondo, è stata presentata l’iniziativa “Il Cuore oltre l’Ostacolo”. Enea Ferroni, parareiner, ha potuto cavalcare un cavallo grazie a una speciale sella realizzata appositamente per lui e da lui stesso ideata. Uno strepitoso traguardo reso possibile grazie alla collaborazione tra la FISE, Federazione Italiana Sport Equestri, Centro Protesi Inail e al supporto della FISE Toscana. Un progetto innovativo il cui auspicio, viste le caratteristiche di questa sella, sono quelle di poter consentire a persone con disabilità motoria di valutare la possibilità di montare a cavallo. Presenzieranno all’evento il Ministro per la Disabilità Alessandra Locatelli, il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli e il Presidente dell’Inail Francesco Bettoni.
A presentare l’evento, Veronica Maya, volto popolarissimo del piccolo schermo, sempre sensibile a questo tipo di iniziative. Una partecipazione significativa è stata quella del Ministro per la Disabilità Alessandra Locatelli che con grande entusiasmo ha dichiarato: “E’ veramente bellissimo essere qui insieme in questa occasione straordinaria, e avere qui tante persone che provengono da mondi apparentemente molto distanti tra loro, ma uniti dallo stesso obiettivo di migliorare la vita degli altri, e garantire un percorso di autonomia sia nella vita quotidiana che nella dimensione sportiva. E tu Enea sei veramente un campione, e tante persone credono in te!” Con questa premessa, la Sella speciale per Enea, traccia le basi di un percorso condiviso con il presidente federale Marco Di Paola e con il presidente FISE Toscana Stefano Serni.
L’obiettivo di questa edizione del 90° CSIO di Roma Piazza di Siena è anche quello di proseguire, dichiara il Presidente della Fise Marco Di Paola, “un percorso di sperimentazione e l’innovazione della cultura equestre attraverso la relazione con il cavallo che, sempre più, rappresenta una effettiva “inclusione”. Questo è il secolo del “cavallo terapeuta” e questa iniziativa vuole evidenziare un altro piccolo passo, un altro tassello che, da parte della Federazione Italiana Sport Equestri,a rappresentare forte volontà e sensibilità nel comprendere ed esaudire esigenze e sogni di persone con fragilità”.
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