Memoria e impegno Il bilancio sociale della Fondazione Museo della Shoah
“Tra Memoria e Impegno: La Fondazione Museo della Shoah si racconta” è il titolo dell’iniziativa che si è svolta alla Casina dei Vallati di Roma, in occasione della presentazione del Bilancio Sociale 2022 della Fondazione Museo della Shoah. Dopo la visita alla mostra “L’inferno nazista. I campi della morte di Belzec, Sobibor e Treblinka”, guidata dal curatore Marcello Pezzetti, una tavola rotonda, moderata dall’attivista per i diritti umani Claudia Conte, cui hanno preso parte: il Presidente Fondazione Museo della Shoah Mario Venezia, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, il Ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi, la Presidente dell’Unione Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, la Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello, il Sindaco di Firenze Dario Nardella e la regista e sceneggiatrice Silvia Scola.
Con questa seconda edizione del bilancio sociale, la Fondazione Museo della Shoah intende porre in evidenza le attività organizzate durante lo scorso anno, quali la didattica, le mostre, i convegni, le presentazioni di libri, il Cineforum, la produzione di documentari. “Mi sono avvicinata con grande rispetto, umiltà e profondo senso di responsabilità al tema della Shoah – ha detto Claudia Conte – attraverso le attività e i progetti della Fondazione che permette di mantenere viva e presente la memoria, lo sterminio di sei milioni di ebrei e le dinamiche che l’hanno generato, trasformando in attività formative il monito della Shoah per l’umanità intera.”
Come si evince dal bilancio sociale, nel 2022 sono stati riscontrati importanti segnali, in relazione sia all’incremento delle attività condotte sia dell’interesse intercettato: dall’esponenziale aumento dei visitatori delle mostre in corso alla Casina dei Vallati, sede museale della Fondazione, che ha raggiunto quota 55.000 presenze, fino al numero di studenti che hanno partecipato online all’incontro con Sami Modiano che ha sfiorato i 150.000 collegamenti.
“La nostra sfida quotidiana – ha spiegato dal canto suo Mario Venezia – è quella di mantenere alti livelli di servizio, migliorando la qualità formativa dei nostri utenti e promuovendo una strategia di condivisione, attenta allo sviluppo di collaborazioni sostenibili, sia da un punto di vista economico che sociale. Lo scopo principale trasmettere il patrimonio storico-culturale per il cui accrescimento e cura lavoriamo sodo ogni giorno”.
Tra il folto pubblico in sala Lamberto Dini, Giuseppe De Rita, l’Ambasciatrice d’Israele presso la FAO Yael Rubinstein, l’Ambasciatrice di Polonia in italia Anna Maria Anders, l’Ambasciatore del Sud Sudan Dhanojak Obongo, Stefano Parisi, Beniamino Quintieri, Lodovico Mazzolin, Francesco Maiolini, il Presidente del Canova Stefano Balsamo, Laura Mazza.
Con questa seconda edizione del bilancio sociale, la Fondazione Museo della Shoah intende porre in evidenza le attività organizzate durante lo scorso anno, quali la didattica, le mostre, i convegni, le presentazioni di libri, il Cineforum, la produzione di documentari. “Mi sono avvicinata con grande rispetto, umiltà e profondo senso di responsabilità al tema della Shoah – ha detto Claudia Conte – attraverso le attività e i progetti della Fondazione che permette di mantenere viva e presente la memoria, lo sterminio di sei milioni di ebrei e le dinamiche che l’hanno generato, trasformando in attività formative il monito della Shoah per l’umanità intera.”
Come si evince dal bilancio sociale, nel 2022 sono stati riscontrati importanti segnali, in relazione sia all’incremento delle attività condotte sia dell’interesse intercettato: dall’esponenziale aumento dei visitatori delle mostre in corso alla Casina dei Vallati, sede museale della Fondazione, che ha raggiunto quota 55.000 presenze, fino al numero di studenti che hanno partecipato online all’incontro con Sami Modiano che ha sfiorato i 150.000 collegamenti.
“La nostra sfida quotidiana – ha spiegato dal canto suo Mario Venezia – è quella di mantenere alti livelli di servizio, migliorando la qualità formativa dei nostri utenti e promuovendo una strategia di condivisione, attenta allo sviluppo di collaborazioni sostenibili, sia da un punto di vista economico che sociale. Lo scopo principale trasmettere il patrimonio storico-culturale per il cui accrescimento e cura lavoriamo sodo ogni giorno”.
Tra il folto pubblico in sala Lamberto Dini, Giuseppe De Rita, l’Ambasciatrice d’Israele presso la FAO Yael Rubinstein, l’Ambasciatrice di Polonia in italia Anna Maria Anders, l’Ambasciatore del Sud Sudan Dhanojak Obongo, Stefano Parisi, Beniamino Quintieri, Lodovico Mazzolin, Francesco Maiolini, il Presidente del Canova Stefano Balsamo, Laura Mazza.
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