Editoriale

GHIGLIOTTINA – Ti chiamo quando parto con tre ore di ritardo

di Frida Gobbi -


Avete presente il simbolo dell’aereo sui vostri smartphone? Ebbene, si vede che la signora di questa storia – una vera impunita – non conosce la “modalità aereo”, visto che con la sua videochiamata a bordo di un volo nazionale ha impedito il decollo. Su un volo Ryanair Milano-Brindisi, questa donna si è rifiutata di spegnere il telefono perché impegnata in una videochiamata, evidentemente di vitale importanza. L’aereo stava per decollare da Malpensa, ma per colpa della passeggera affetta da videochiamatite, ha accumulato un ritardo di ben tre ore. Come è possibile cosi tanto tempo? Perché l’equipaggio è stato costretto a interrompere le manovre in pista e a chiamare la polizia. Secondo il racconto degli allibiti passeggeri, la donna si sarebbe rifiutata di spegnere il telefono, nonostante le ripetute richieste del personale di bordo, e avrebbe minacciato lo staff dicendo che avrebbe tenuto lo smartphone acceso anche durante il volo (cellulare satellitare?). A quel punto, il comandante è stato costretto a tornare indietro e a chiamare la polizia. Gli agenti sono saliti a bordo e hanno fatto scendere la donna. Chissà se la videochiamata è proseguita anche scortata dalla polizia.


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