Ma quale sessismo, Medioevo e discriminazioni: Le mansioni domestiche riescono meglio alle donne
di CATERINA COLLOVATI
Il lager del politically correct ha fatto un’altra prigioniera. Anche Laura Chiatti avrebbe dovuto mettersi un lucchetto sulla bocca, come tutti del resto. Ma la libertà di pensiero non era garantita dalla Costituzione? Oppure l’articolo 21 è stato abrogato a nostra insaputa?
Il fattaccio accade domenica scorsa, durante il programma di Rai 1 Domenica in. Mara Venier ospita la coppia di attori Laura Chiatti e Marco Bocci marito e moglie nella vita stanno promuovendo il loro ultimo film, La Caccia, manco a dirlo, si scatena all’improvviso una vera e propria caccia. L’attenzione o meglio i fucili dell’opinione pubblica si concentrano solo sull’attrice, in particolare su una sua espressione. Nel raccontare la vita quotidiana al fianco di Marco Bocci, Laura precisa che le faccende domestiche in casa sono appannaggio suo, poiché, prosegue, l’uomo con la ramazza in mano le fa calare la libido.
Vivaddio! Piovono insulti, invettive , lezioncine di morale, rancori sociali di ogni tipo che racchiudono tutta la miseria umana di chi non è tanto interessato al tema, bensì intende vomitare ogni frustrazione della propria condizione sul malcapitato di turno. Sarebbe stato ben diverso e dunque legittimamente criticabile se il marito di Laura Chiatti, avesse relegato la consorte nel regno della cucina. Ma se è la donna a decidere di occuparsi personalmente e con piacere dell’organizzazione domestica, sarà libera di farlo?
Un tempo si riteneva il perimetro domestico privatamente sacro. Attualmente tutti hanno la pretesa di infilarsi nelle altrui case e stabilire quel che è giusto e quel che non lo è.
E poi diciamocelo…l’uomo, se anche si dedica alle faccende domestiche in casa non è per un piacere ma per mera necessità.
Nella condizione di single, oggi la più comune, nessuno si offre per farti trovare casa pulita, se si è in coppia si è impegnati entrambi con il lavoro, quindi i compiti si suddividono equamente, ma affermare che l’uomo abbia la stessa grazia di una donna nel rassettare casa, è cosa assai ardua da dimostrare. Prova ne è il fatto che tutt’oggi, se si vuole un aiuto domestico, nella maggioranza dei casi, lo si trova e lo si cerca di sesso femminile.
E dunque che facciamo gridiamo al sessismo pure qui? Assolutamente no, le faccende domestiche fanno parte di quelle mansioni che riescono meglio ad una donna senza alcun senso di discriminazione. Per esempio da donna appunto non amo portare la macchina dal meccanico, è un’incombenza che lascio volentieri a mio marito e né io, nè lui ci sentiamo in difetto se esistono delle differenti competenze tra noi. Sta nella natura delle cose avere attitudini, preferenze e capacità spiccate più in un ambito che in un altro, senza scomodare il sessismo, il medioevo e le discriminazioni.
Del resto anche Robin Williams negli anni 90, in una meravigliosa commedia Mrs Doubtfire, si traveste da donna per farsi assumere dall’ex moglie come governante di casa ed avere la possibilità di stare con i figli affidati appunto alla ex. Lì nessuno osò scandalizzarsi, viceversa si rideva a crepapelle nel vedere le acrobazie di Mrs Doubtfire con stracci e scope, arnesi, fino a quel momento, a lui sconosciuti. Il tema semmai è il rispetto dell’uomo nei confronti della compagna in casa.
L’uomo di un tempo pretendeva di essere servito e riverito dalla moglie, ci si augura non esista più quel tipo di brutto individuo, qualora ancora esistesse, liberatevene subito, care amiche, cacciatelo a calci nel sedere, però l’uomo che non sa fare le pulizie ma sa collaborare in altro modo alla routine quotidiana, ebbene non mi scandalizza.
Anzi visti i velenosi e isterici commenti alla frase di Laura Chiatti, soprattutto di donne dell’universo web, allora sì, sarebbe meglio che certi mariti “scopassero” di più… La casa s’intende!
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