Derby Champions E Milano torna capitale d’Europa
Questa la risposta alla domanda che si erano fatti milioni di tifosi in seguito al sorteggio dei quarti di finale di Champions League.
A giocarsi l’ accesso alla finalissima di Istanbul saranno, da una parte del tabellone, Real Madrid e Manchester City, dall’ altra, Milan e Inter.
A venti anni di distanza le due milanesi torneranno dunque a giocarsi il posto per la finale.
L’ ultima volta, nel maggio del 2003, era stato il Milan guidato da Carlo Ancelotti ad avere la meglio sui cugini nerazzurri di Hector Cuper, approdando poi in finale contro un’ altra italiana, la Juventus, sconfitta in quel di Manchester ai calci di rigore.
Per entrambe le milanesi il raggiungimento della semifinale rappresenta un risultato inaspettato, ben oltre a quelli che erano gli obiettivi di inizio stagione; se in campionato infatti la volontà era quella di competere nuovamente per lo scudetto, ormai saldamente nelle mani del Napoli, in Europa la speranza era quella di superare la fase a gironi, ragionando poi partita per partita.
Che il sorteggio finale possa aver aiutato le due milanesi ad arrivare sin qui è indubbio, del resto è ben noto che anche la fortuna giochi un ruolo importante all’ interno di una stagione, ciò che però bisogna sottolineare è come Milan e Inter abbiano affrontato il percorso europeo al meglio delle loro possibilità.
I ragazzi di Simone Inzaghi hanno superato, quasi inaspettatamente, un girone di fuoco; le urne di Nyon infatti inizialmente non erano state di certo benevoli con i nerazzurri, inserendoli nello stesso gruppo di Bayern Monaco e Barcellona. A sorpresa però la squadra milanese è riuscita a lasciarsi alle spalle i blaugrana, giocando poi gli ottavi e i quarti di finale contro le due migliori squadre portoghesi: Porto e Benfica, entrambe superate con solidità e determinazione.
Per quanto riguarda il Milan invece, il girone era sicuramente più abbordabile rispetto a quello dei cugini interisti, avendo infatti come unica vera rivale il Chelsea. Le vere difficoltà per i rossoneri sono arrivate dagli ottavi di finale in poi; ad attenderli c’era il Tottenham di Antonio Conte, una squadra completa, e sulla carta, la favorita per il passaggio del turno. Pioli e i suoi però, grazie a due ottime prove collettive sono riusciti a superare gli inglesi, arrivando così ai quarti di finale contro il Napoli. Guardando la classifica del campionato tutto lasciava presagire ad un passaggio del turno dei ragazzi di Spalletti, ma si sa, il Milan è nato per giocare la Champions League e l’abitudine a giocare questo tipo di partite ha fatto la differenza.
Ora le due milanesi si affronteranno per la quarta e quinta volta in stagione; delle prime tre due sono finite in favore dei nerazzurri, tra cui anche quella valevole per la Supercoppa italiana, vinta dai ragazzi di Inzaghi con un netto 3 a 0.
Ad oggi fare previsioni o paragoni con quanto accaduto venti anni fa non ha molto senso, in quanto l’ unico punto in comune sono i due capitani di allora, Maldini e Zanetti, che oggi, anche se in maniera diversa, guidano ancora le due squadre; il primo da direttore dell’ area tecnica, il secondo invece da vicepresidente.
Se dunque, da un lato del tabellone, si giocherà quella che per molti è una finale anticipata che metterà a confronto due squadre ricche di campioni, guidate da due allenatori unici, come Guardiola e Ancelotti, dall’ altra parte si disputeranno due sfide che non verranno mai dimenticate dai tifosi di entrambe le compagini, e che, senza vie di mezzo, porteranno una parte di Milano all’ inferno ed una in Paradiso.
A giocarsi l’ accesso alla finalissima di Istanbul saranno, da una parte del tabellone, Real Madrid e Manchester City, dall’ altra, Milan e Inter.
A venti anni di distanza le due milanesi torneranno dunque a giocarsi il posto per la finale.
L’ ultima volta, nel maggio del 2003, era stato il Milan guidato da Carlo Ancelotti ad avere la meglio sui cugini nerazzurri di Hector Cuper, approdando poi in finale contro un’ altra italiana, la Juventus, sconfitta in quel di Manchester ai calci di rigore.
Per entrambe le milanesi il raggiungimento della semifinale rappresenta un risultato inaspettato, ben oltre a quelli che erano gli obiettivi di inizio stagione; se in campionato infatti la volontà era quella di competere nuovamente per lo scudetto, ormai saldamente nelle mani del Napoli, in Europa la speranza era quella di superare la fase a gironi, ragionando poi partita per partita.
Che il sorteggio finale possa aver aiutato le due milanesi ad arrivare sin qui è indubbio, del resto è ben noto che anche la fortuna giochi un ruolo importante all’ interno di una stagione, ciò che però bisogna sottolineare è come Milan e Inter abbiano affrontato il percorso europeo al meglio delle loro possibilità.
I ragazzi di Simone Inzaghi hanno superato, quasi inaspettatamente, un girone di fuoco; le urne di Nyon infatti inizialmente non erano state di certo benevoli con i nerazzurri, inserendoli nello stesso gruppo di Bayern Monaco e Barcellona. A sorpresa però la squadra milanese è riuscita a lasciarsi alle spalle i blaugrana, giocando poi gli ottavi e i quarti di finale contro le due migliori squadre portoghesi: Porto e Benfica, entrambe superate con solidità e determinazione.
Per quanto riguarda il Milan invece, il girone era sicuramente più abbordabile rispetto a quello dei cugini interisti, avendo infatti come unica vera rivale il Chelsea. Le vere difficoltà per i rossoneri sono arrivate dagli ottavi di finale in poi; ad attenderli c’era il Tottenham di Antonio Conte, una squadra completa, e sulla carta, la favorita per il passaggio del turno. Pioli e i suoi però, grazie a due ottime prove collettive sono riusciti a superare gli inglesi, arrivando così ai quarti di finale contro il Napoli. Guardando la classifica del campionato tutto lasciava presagire ad un passaggio del turno dei ragazzi di Spalletti, ma si sa, il Milan è nato per giocare la Champions League e l’abitudine a giocare questo tipo di partite ha fatto la differenza.
Ora le due milanesi si affronteranno per la quarta e quinta volta in stagione; delle prime tre due sono finite in favore dei nerazzurri, tra cui anche quella valevole per la Supercoppa italiana, vinta dai ragazzi di Inzaghi con un netto 3 a 0.
Ad oggi fare previsioni o paragoni con quanto accaduto venti anni fa non ha molto senso, in quanto l’ unico punto in comune sono i due capitani di allora, Maldini e Zanetti, che oggi, anche se in maniera diversa, guidano ancora le due squadre; il primo da direttore dell’ area tecnica, il secondo invece da vicepresidente.
Se dunque, da un lato del tabellone, si giocherà quella che per molti è una finale anticipata che metterà a confronto due squadre ricche di campioni, guidate da due allenatori unici, come Guardiola e Ancelotti, dall’ altra parte si disputeranno due sfide che non verranno mai dimenticate dai tifosi di entrambe le compagini, e che, senza vie di mezzo, porteranno una parte di Milano all’ inferno ed una in Paradiso.
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