Ambiente

Count down Terra, la Giornata mondiale e gli eventi a Roma

di Angelo Vitale -


Il tempo sta per scadere. La Terra celebra domani la sua Giornata, decisa dall’Onu nel 1970. Sono passati, invece, 60 anni da quel libro che la ispirò, il manifesto ambientalista Primavera silenziosa della biologa statunitense Rachel Carson, che portò alla messa al bando del Ddt. Manca una manciata di nazioni per arrivare, oggi, a 200 Paesi che condividono con l’Onu la necessità di tutelare l’ambiente e il Pianeta.

Il tempo sta per scadere. Non lo dice un fanatico ma l’Ipcc, il Gruppo intergovernativo sul climate change. E “il riscaldamento globale ha portato a eventi meteorologici estremi più frequenti e più intensi, come nel caso dell’Europa”, ricorda Mauro Facchini, capo dell’Osservazione della Terra presso la Direzione generale per l’industria della difesa e lo spazio della Commissione Europea.

Ogni giorno ripetuti ovunque, i dati che dicono quanto sia malata la Terra. E l’Italia, se l’ultimo report sullo Stato Europeo del Clima 2022 del Servizio per il cambiamento climatico di Copernicus, il sistema di osservazione da satellite, ci rivela per esempio che solo sulle Alpi abbiamo perso 5 km cubi di ghiacciai.

Intanto, qui da noi già da oggi le celebrazioni ufficiali della Giornata Mondiale della Terra promosse da Earth Day Italia, l’organizzazione predieduta da Pierluigi Sassi: oltre 600 eventi nel cuore verde di Roma in collaborazione con 200 realtà, un Villaggio per i bambini, il giorno dopo un evento di gala nella Nuvola di Fuksas, il 
Futura Live Show, un Concerto per la Terra
 con artisti, cantanti e divulgatori, una mostra sui 4 Elementi della Terra, i tre talk di lunedì prossimo dedicati agli investimenti economici, all’innovazione della Pubblica amministrazione e alla formazione per il futuro.

Dalla Terra alla terra. Sessanta anni dopo il libro di Rachel Carson che combatteva i fitofarmaci, le parole di Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio: “Abbiamo solo una Terra e va tutelata. Come attesta l’autorevole Rapporto Lampkin-Padel, la transizione agroecologica verso sistemi sostenibili e circolari come quello biologico contribuirebbe a ridurre significativamente l’inquinamento da azoto, a salvaguardare le risorse ecologiche e la biodiversità, mitigando contemporaneamente gli effetti sempre più devastanti del cambiamento climatico. Serve dunque un veloce cambio di paradigma, sia nel modo di produrre che di consumare cibo. Scegliere bio significa salvaguardare le risorse naturali del Pianeta per le generazioni future”.

“Investiamo nel nostro Pianeta” è il tema scelto per domani da FederdBio, in linea con le policy Ue, Green Deal, strategie Farm to Fork, Biodiversità e il Piano d’Azione europeo per il bio, che puntano a triplicare i terreni coltivati a biologico entro il 2030, riconoscendo i benefici ambientali sociali ed economici che l’agricoltura biologica può offrire.

Il Rapporto Lampkin-Padel quantifica i benefici che si otterrebbero con il raggiungimento del 25% di terreni agricoli biologici nell’Ue. Le emissioni totali di gas serra sarebbero ridotte fino a 68 milioni di tonnellate di CO2 l’anno con una diminuzione del 15% delle emissioni totali di gas serra dell’agricoltura dell’UE-27, mentre la biodiversità aumenterebbe del 30% sui terreni agricoli biologici rispetto a quelli non bio. E la ridurrebbe la riduzione del 90-95% dell’uso dei pesticidi, consentendo così di raggiungere un altro obiettivo ambizioso della strategia Farm to Fork: la diminuzione del 50% dell’utilizzo dei pesticidi chimici entro il 2030.


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