Whirlpool, sindacati: chiediamo in contro con ministero
In seguito all’annuncio di Whirlpool di costituire una società coi turchi di Arcelik al 75%, le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm hanno pubblicato una nota dichiarando: “Chiediamo con urgenza la convocazione di un tavolo ministeriale dove il governo confermi con i fatti che l`elettrodomestico rappresenta un settore manufatturiero strategico per il nostro Paese. È necessario avere garanzie sul mantenimento occupazionale dei 4.700 dipendenti e industriale con tutti gli stabilimenti e i centri ricerca. Nella chiusura dello stabilimento Whirlpool di Napoli le istituzioni non ci hanno sostenuto nel contrastare la scelta della multinazionale americana perché in concreto cercarono di attivarsi a scelta già compiuta è quindi necessario che il ministro Urso definisca le garanzie occupazionali e industriali sia da Arçelik che da Whirlpool nei prossimi mesi, prima della costituzione della nuova società. Whirlpool trasferirà il business europeo dei grandi elettrodomestici con i sette stabilimenti e tutti la forza lavoro. Arcelik conferirà due stabilimenti produttivi rumeni e che la transazione dovrebbe concludersi nella seconda metà del 2023, successivamente alla valutazione sulle norme in materia di antitrust da parte della commissione europea. La ‘comunicazione agli azionisti’, originariamente prevista per il 31 gennaio, ha subito una forte accelerata, a detta della direzione aziendale, per trovare un momento comune tra la Borsa finanziaria americana e turca. Tutte le operazioni di questo genere comportano forti rischi industriali e occupazionali, a causa delle cosiddette sinergie e ottimizzazioni dei costi in 200 milioni di euro”.
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