CHE FIGURA DI C…OSPITO
Tommaso Cerno
Un’Italia, o come piace dire a Giorgia Meloni, una Nazione – quando comoda con la N maiuscola – che dà lezioni di sicurezza a tutti, per una festicciola rave, ad esempio, e che grida allo scandalo verso chi dice che il 41bis per Alfredo Cospito è indispensabile, non può fare certe figure di M… di fronte al mondo come quella che ha fatto con il figlio dell’oligarca russo più vicino a Putin, Artem Uss, siberiano, trafficante d’armi, comodamente braccialettato nell’Italia delle parole al vento e volato via come vento nella Russia dei nostri presunti nemici. Un tizio che si è gestito l’arresto domiciliare fra bagordi, soldi, carte di credito e legami con i Servizi stranieri (si spera solo stranieri) e con una sceneggiata da film d’azione, è evaso dalla casa dove stava facendosi un baffo di polizia, carabinieri, ministero, magistrati ecc. ecc. , con una fuga da film hollywoodiano. Se l’è svignata su quattro, dico quattro, Suv neri come se stesse recitando una parte da protagonista nell’ultimo di 007, solo che era vero. Il tutto mentre il governo fa la voce grossa con i deboli, mentre il nostro problema è uccidere un’orsa che abbiamo messo noi nel bosco, e dei forti non ci curiamo.
Alla fine noi italiani siamo un po’ questo. Un Paese che non si rende conto (si spera) che esiste un quartier generale russo dentro i nostri confini, che gestisce meglio dei nostri Servizi e della magistratura le questioni spicce, come nei film degli anni Ottanta: fughe, camuffamenti, depistaggi, un gigantesco sfottò per lo Stato che parla, parla, parla e poi eccoci qua. Un sistema dentro il nostro Stato – pardòn Nazione – da far accapponare la pelle. E un governo, questo va detto, che evidentemente è costruito su rapporti personali, legami, promesse elettorali. Ma che alla prova dei fatti fa rimpiangere certi governi balneari di democristiana memoria. Se Giorgia sfodera la sua agenda con nome, beh allora ci spiega cosa intendono fare, grazie al voto (vero) degli italiani. Ma non appena la cronaca ricorda al governo che esiste anche la realtà, ciò che avviene, i fatti, beh la risposta è che sono impreparati, dilettanti e ci portano a sfiorare il ridicolo. Se invece verrà fuori che la liberazione di Uss è un piano ben pensato e ben attuato, anche il pericolo.
Si vede da tante cose che in questo governo l’unica carta che ancora funziona è Giorgia Mel0ni. Il resto è un residuato bellico di una destra che non cambia mai, vecchia di due decenni, bolsa e onestamente deludente. Dove se anche Carlo Nordio, che ribattezzerei ministro delle Intercettazioni, perché sul resto era meglio estrarre a sorte, fa le figure che fa, beh l’unica strada è – non potendo cambiare di certo adesso le caselle-, dicevo è fare finta che tutto vada bene, anzi meglio. Però attenta, presidente, perché gli italiani sono tutto fuorché scemi… e per ora vi salva solo una sinistra che sta onestamente messa peggio di voi. La questione politica è semplice, riguarda solo te, e va chiarita al Paese. Avevi cominciato un cambiamento, lento ma pur sempre vero. Ora ti sei fermata. Chiusa da qualche parte, convinta che basti girare il mondo. Eppure hai troppa esperienza per sapere che non è così. E che alla fine se non cambi davvero almeno tu, per gli italiani sarete, comunque, una delusione. E lo sarete entrambi. La cosa peggiore.
Alla fine noi italiani siamo un po’ questo. Un Paese che non si rende conto (si spera) che esiste un quartier generale russo dentro i nostri confini, che gestisce meglio dei nostri Servizi e della magistratura le questioni spicce, come nei film degli anni Ottanta: fughe, camuffamenti, depistaggi, un gigantesco sfottò per lo Stato che parla, parla, parla e poi eccoci qua. Un sistema dentro il nostro Stato – pardòn Nazione – da far accapponare la pelle. E un governo, questo va detto, che evidentemente è costruito su rapporti personali, legami, promesse elettorali. Ma che alla prova dei fatti fa rimpiangere certi governi balneari di democristiana memoria. Se Giorgia sfodera la sua agenda con nome, beh allora ci spiega cosa intendono fare, grazie al voto (vero) degli italiani. Ma non appena la cronaca ricorda al governo che esiste anche la realtà, ciò che avviene, i fatti, beh la risposta è che sono impreparati, dilettanti e ci portano a sfiorare il ridicolo. Se invece verrà fuori che la liberazione di Uss è un piano ben pensato e ben attuato, anche il pericolo.
Si vede da tante cose che in questo governo l’unica carta che ancora funziona è Giorgia Mel0ni. Il resto è un residuato bellico di una destra che non cambia mai, vecchia di due decenni, bolsa e onestamente deludente. Dove se anche Carlo Nordio, che ribattezzerei ministro delle Intercettazioni, perché sul resto era meglio estrarre a sorte, fa le figure che fa, beh l’unica strada è – non potendo cambiare di certo adesso le caselle-, dicevo è fare finta che tutto vada bene, anzi meglio. Però attenta, presidente, perché gli italiani sono tutto fuorché scemi… e per ora vi salva solo una sinistra che sta onestamente messa peggio di voi. La questione politica è semplice, riguarda solo te, e va chiarita al Paese. Avevi cominciato un cambiamento, lento ma pur sempre vero. Ora ti sei fermata. Chiusa da qualche parte, convinta che basti girare il mondo. Eppure hai troppa esperienza per sapere che non è così. E che alla fine se non cambi davvero almeno tu, per gli italiani sarete, comunque, una delusione. E lo sarete entrambi. La cosa peggiore.
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