di MIRIAM NIDO
Non sono agli ordini di Crudelia De Mon, ma il metodo è lo stesso. Individuano il cucciolo giusto, seguono il padrone e, al momento propizio, lo aggrediscono a bastonate, portando via il cane. È questo il modus operandi della “banda del furgone bianco”, un gang composta da tre uomini, tutti extracomunitari, che da diverse settimane terrorizza la Capitale. Non tutta per la verità, perché le aggressioni sono mirate ai soli cittadini che hanno un cane, soprattutto le razze piccole, quelle più ricercate e ormai di moda, come chihuahua, volpini di Pomerania, chin e barboncini toy.
I ladri di cani, finora, hanno colpito nella zona di Ostia, all’Infernetto e ad Acilia, ma ultimamente si sono spostati anche a Cinecittà e all’Aurelio, dove si sono registrate le ultime segnalazioni. La psicosi, infatti, è dilagata sui social, da dove, da circa un mese e mezzo, vengono lanciati gli allarmi, corredati dalle immagini di decine di guinzagli tagliati e abbandonati nei parchi. A metà febbraio in via Carlo del Greco, nella zona di Lido di Ostia Levante, un anziano che stava passeggiando con la figlia si è trovato davanti i malintenzionati, i quali hanno reciso il cordino del guinzaglio e hanno preso in braccio la cagnolina. La ragazza ha reagito ed è stata colpita con un pugno al volto, poi i rapitori si sono dileguati. Poche sere dopo, il 18 febbraio, il furgone bianco è comparso all’Infernetto, in via Adriano Banchieri, dove una coppia di fidanzati stava portando il cucciolo a spasso. “Gli hanno tagliato la strada”, ha raccontato la compagna della vittima su un gruppo Facebook, “lui si è subito reso conto che poteva trattarsi dei ladri di cani e mentre uno di loro scendeva dal furgone dal lato del guidatore, il mio ragazzo ha colpito la portiera con un calcio. L’altro individuo è sceso e insieme lo hanno colpito con una mazza sul ginocchio. Lui ha risposto con un cazzotto ed è riuscito a scappare salvando il cane. Il furgone bianco è targato DN72, il resto non è riuscito a vederlo purtroppo”. Il malcapitato, sventato il sequestro, si è recato in ospedale per la ferita al ginocchio e ha sporto denuncia.
Gli inquirenti hanno avviato le indagini, ma la banda del furgone bianco, dopo la segnalazione di parte della targa, avrebbe cambiato mezzo, visto che le successive segnalazioni parlano di un furgone blu, come nel caso del tentativo di rapimento ai danni di una coppia di fidanzati in viale Vasco de Gama, sempre a Ostia. Ed è giallo sul movente. Del tutto scartate le prime ipotesi, che riguardavano un giro di combattimenti illegali, perché l’identikit delle vittime a quattro zampe, soprattutto cani di razza di piccola taglia o, in alternativa, meticci di qualsiasi dimensione, sposta l’attenzione su due direttrici opposte. Nel primo caso lo sfruttamento delle fattrici e degli stalloni, allo scopo di fare cucciolate e vendere i cuccioli, ognuno dei quali può fruttare dai 2mila euro in su, truffando gli ignari acquirenti con l’esibizione di pedigree e documenti falsi. Nel caso di meticci, invece, gli esemplari verrebbero rapiti per essere rivenduti ad associazioni tedesche, alimentando così la pratica dello “svuotacanili”.
Un grosso giro, nel quale si è innestata la criminalità organizzata, con il trasferimento dei randagi italiani in strutture in Germania, dove le adozioni costano al nuovo proprietario 400 euro e altrettanti ne paga il Comune come “premio” per aver trovato una nuova casa al cane. Così ogni meticcio frutta all’organizzazione ben 800 euro. Dunque, se la banda davvero esiste e sta prendendo di mira i cuccioli della Capitale, certamente agisce su commissione, assoldata da pseudoallevatori senza scrupoli che necessitano di cani di razza non intestati a loro, e dunque fuori dai radar dei controlli sul numero di esemplari e sulle nascite, o da intermediari con le realtà tedesche in espansione.
Gli ultimi episodi si sono registrati proprio a Roma un paio di settimane fa, a Cinecittà e all’Aurelio. “Si aggira da giorni un furgone bianco con una portiera che ruba i cani, sono tre uomini robusti, scendono dal furgone e ti aggrediscono togliendoti il cane. Purtroppo è successo in viale Rolando Vignali, a una ragazza gli hanno tolto il cane ed è stata aggredita”, è l’avviso sul gruppo Facebook “Sei di Cinecittà se”. Della vicenda se ne sta occupando l’avvocato Guido Pascucci, che sta raccogliendo le varie segnalazioni, quasi duecento di furgoni bianchi solo a Ostia, anche se ci sono incongruenze nei racconti, perfino sulla descrizione dei sedicenti ladri. “La storia di un furgone bianco con individui che rubano i cani è narrata da qualche anno nei social, tuttavia, non ci sono mai stati fatti concreti fino ad oggi, come denunce, testimonianze, video e la lettura della targa. La mancanza di dati certi ha fatto pensare ad una leggenda metropolitana. Ora, gli eventi accaduti riportano in evidenza la storia”, ha detto Maurilia Amoroso, responsabile dell’Enpa Roma.
Certo, più di qualcuno ipotizza che si tratti di psicosi scatenata sui social che ha creato la fake news, anche perché, nella realtà, le denunce presentate ai carabinieri scarseggiano e chi è stato ascoltato ha parlato per sentito dire. Eppure i video degli avvistamenti ci sono, i guinzagli abbandonati nei parchi pure e la realtà può superare la fantasia di fronte alle stime che si basano sulle denunce registrate dai carabinieri forestali sui furti dei cani a Roma. Almeno uno ogni sette giorni, la quasi totalità portati via mentre si trovano soli in casa. Rubati da ladri che scelgono il cucciolo, studiano per giorni le mosse del padrone e agiscono quando nell’appartamento non c’è nessuno. Sui furti dei cani dalle case indaga la Procura di Roma, che ha scoperto non solo che i ladri sono organizzati in bande, ma che operano anche con la complicità di alcuni veterinari, i quali riprodurrebbero la falsa documentazione del cucciolo rapito per permetterne la vendita sul mercato nero, frodando così il nuovo acquirente.