Esteri

“La Cina mette a rischio i dati” Uk vieta TikTok ai propri statali

di Martina Melli -


TikTok, forse non tutti lo sanno, è un social network cinese, e da ieri è stato vietato sui cellulari degli impiegati del Governo britannico.
Una decisione che allinea il Regno Unito con gli Stati Uniti, il Canada, il Belgio e la Commissione Europea, e che mostra l’inesorabile incrinarsi dei rapporti con Pechino. Fino ad ora, infatti, lo Uk aveva sempre avuto un atteggiamento benevolo nei confronti della superpotenza asiatica.
Questa decisione, annunciata da Oliver Dowden, Ministro dell’Ufficio di Gabinetto alla Camera dei Comuni, segue una lunga revisione ufficiale effettuata dal National Cyber Security Centre.
La misura riflette le molte preoccupazioni inerenti ai legami di TikTok con la Cina, in particolare relativamente alla sua società madre, ByteDance che, pressata dal Governo cinese, potrebbe cedere i dati e le informazioni personali degli utenti.
Secondo il Governo di Londra, TikTok avrebbe richiesto agli utenti di dare il permesso all’app di accedere ai dati memorizzati sul dispositivo mobile; dati che vengono poi raccolti e archiviati dalla società.
Dare tali autorizzazioni consente all’azienda di accedere a una serie di dati, inclusi contatti, contenuti utente e dati di geolocalizzazione. Secondo Dowden questo giustifica ampiamente il divieto.
Un portavoce di TikTok ha dichiarato che la società è piuttosto delusa da questa manovra. “Riteniamo che questi divieti siano basati su idee sbagliate e guidati da una geopolitica più ampia, in cui TikTok e i suoi milioni di utenti nel Regno Unito non hanno alcun ruolo. Rimaniamo a disposizione del Governo per affrontare qualsiasi preoccupazione”.
La società ha aggiunto di aver iniziato a lavorare su “un piano completo” per proteggere le informazioni degli utenti europei, compresa la memorizzazione dei dati degli utenti del Regno Unito nei vari data centre europei, e la supervisione indipendente da parte di terzi.
Il social network, pur ammettendo che i dati personali del Regno Unito finiscono all’estero, Cina compresa (a quanto dicono per garantire “funzioni importanti”) ha però affermato di non aver ricevuto alcuna richiesta di informazioni sugli utenti da parte del governo cinese, e che, se mai dovesse succedere, si opporrebbe con forza.
A dicembre il presidente Joe Biden aveva già firmato una legge che impedisse la presenza di TikTok sui dispositivi del governo federale.
La situazione, adesso, si fa via via più pesante (e antidemocratica): l’amministrazione Usa infatti ha minacciato di vietare TikTok in tutti gli Stati Uniti, a meno che i proprietari cinesi della app non accettino di scorporare la loro quota della piattaforma di social media.
L’apparente ultimatum di un gruppo multiagenzia statunitense noto come Committee on Foreign Investment in the United States (CFIUS) segna un possibile punto di svolta nei negoziati di lunga data tra i funzionari federali – preoccupati per i legami di TikTok con la Cina – e una company di social media con oltre 100 milioni di utenti americani.
Il minaccioso aut aut di Biden è stato lanciato mercoledì, appena un giorno prima dell’annuncio britannico.
“Se proteggere la sicurezza nazionale è l’obiettivo, il disinvestimento non risolve il problema”, ha commentato la portavoce di TikTok Maureen Shanahan in una nota.
“Un cambio di proprietà non imporrebbe nuove restrizioni ai flussi di dati o all’accesso. Per affrontare al meglio le preoccupazioni sulla sicurezza nazionale, a mio parere, bisogna effettuare una protezione trasparente (locata negli Stati Uniti) dei dati e dei sistemi degli utenti americani, con un solido monitoraggio, controllo e verifica di terze parti. Una serie di protocolli che stiamo già implementando”.

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