Politica

L’INGRANDIMENTO

di Edoardo Sirignano -

ROCCO CASALINO PORTAVOCE GIUSEPPE CONTE


La tentazione di Casalino, mollo Conte e prendo Elly

Con Elly non torna solo “Bella Ciao”. Il mondo Lgbt, spinto dal nuovo vento di sinistra, intende prendersi la propria rivincita. Nel giorno in cui una segretaria con la compagna prende le redini del Nazareno, in cui Alessandro Zan, l’uomo dell’omonima legge sulle coppie di fatto sta per entrare nel direttivo, ritorna sulla scena il disperso Rocco Casalino, l’ex spin doctor di Giuseppe Conte diventato famoso per il suo outing. Sarà l’ennesima strategia del volpone dei palazzi o una casualità? Una cosa è certa, grazie alla vittoria di Schlein, si riaprirà presto anche un dibattito su tematiche, tenute per troppo tempo nel cassetto. L’ex gieffino lo sa bene e proprio per questo annuncia una discesa in politica. Saranno le europee del 2024? Nessuno lo sa. Detto ciò, il comunicatore dei gialli potrebbe essere molto utile a Schlein. Tutti sanno che il centro è ormai distante dalla cosa rossa. L’unificazione dei partitini di Renzi e Calenda, così come il caso Fioroni, lo attestano. Ciò comporta un testa a testa tra Elly, che già qualcuno chiama la nuova Iotti e Peppino da Volturara Appula, denominato da mesi il compagno 2.0 . Ecco perché l’ex stratega potrebbe rivelarsi più di una semplice chiave per cacciare dall’armadio gli scheletri di chi, pur uscendo ferito dalle ultime regionali, ancora non è morto e anzi risulta essere il più carismatico, sia tra i ceti meno abbienti che tra i militanti delle piazze antisistema. A differenza dell’erede di Letta, l’ex premier resta fermo, ad esempio, sul no alle armi a Zelensky. Chi conosce tutti i punti di forza e debolezza del capo politico dei grillini, pertanto, potrebbe essere l’ago della bilancia nella prossima sfida di Elly. “Sono stato io – rivela al Corsera – che gli ho insegnato a parlare”. Casalino è una sorta di cavallo pazzo, indomabile, che certamente fa gioco a chi vuole attestarsi come la Meloni dei progressisti. La speranza, però, è che tra le varie guerriglie interne finalmente si possa avere qualche risposta in più rispetto al matrimonio ugualitario, ai diritti di tutte le famiglie. Stiamo parlando, d’altronde, di quei punti che hanno reso più appetibile al mondo esterno la campagna dell’ex sardina rispetto a quella dello sfidante Bonaccini. Il problema, però, è sempre il medesimo: si riuscirà a passare dalle belle parole ai fatti?

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