Incontri diplomatici ai funerali del Papa. “Colloquio produttivo” tra Trump e Zelensky
Come previsto, ma non scontato, i funerali di Papa Francesco a Roma hanno offerto l’occasione per una serie di contatti e incontri diplomatici informali, che potrebbero portare a sviluppi significativi nelle prossime ore, in particolare sul fronte del conflitto ucraino. Tra gli incontri più rilevanti, quello tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo fonti dell’esecutivo di Kiev, i due leader hanno avuto un breve colloquio, durante il quale avrebbero concordato di rivedersi al termine della cerimonia. L’iniziativa si inserisce nell’intensa pressione diplomatica esercitata dalla Casa Bianca per arrivare a un cessate il fuoco, in un momento in cui la situazione sul campo sembra favorire più il Cremlino che Kiev. Il direttore delle comunicazioni della Casa Bianca ha parlato di un “colloquio assai produttivo”.
La presenza a Roma del presidente francese Emmanuel Macron e del premier britannico Keir Starmer potrebbe inoltre riaprire il dialogo con la cosiddetta “coalizione dei volenterosi”, messo in crisi dopo la mancata partecipazione statunitense al vertice programmato questa settimana a Londra.
Anche sul fronte economico, i funerali hanno offerto un’occasione per incontri diplomatici, soprattutto un primo contatto diretto tra Trump e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. I due si sono stretti la mano e hanno scambiato alcune battute sul sagrato di San Pietro prima dell’inizio della cerimonia, in un incontro durato poco più di un minuto. Nonostante la brevità, il colloquio potrebbe preludere a futuri sviluppi nei negoziati sui dazi commerciali. Tuttavia, i principali governi europei – a partire da quello italiano – preferirebbero affrontare la questione in una sede più strutturata, vista la complessità tecnica dei dossier in gioco. Gli incontri informali avvenuti a Roma confermano, ancora una volta, come i grandi eventi internazionali rappresentino momenti cruciali non solo per la diplomazia simbolica, ma anche per la gestione delle crisi globali.
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