Politica

Una festa della Liberazione sobria, è polemica

di Lino Sasso -


La Festa della Liberazione del 25 aprile, della quale ricorre l’80° anniversario, si ritrova ancora una volta al centro di tensioni politiche, questa volta a causa della concomitanza con il lutto nazionale proclamato per la morte di Papa Francesco. Il governo ha disposto cinque giorni di lutto, durante i quali si svolgeranno i funerali del Pontefice, sollevando interrogativi sulla compatibilità con le celebrazioni previste per il 25 aprile. A rispondere, al termine della riunione del Consiglio dei ministri, è stato il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci, coinvolto direttamente nell’organizzazione delle esequie papali. Alla domanda sulla possibilità di tenere le cerimonie per la Liberazione, ha replicato: “Tutte le cerimonie sono consentite, naturalmente, tenuto conto del contesto e quindi con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno”. Parole che hanno acceso la polemica, soprattutto da parte del centrosinistra. Angelo Bonelli, di Alleanza Verdi e Sinistra, ha criticato duramente il ministro: “Sobrietà? Musumeci rilascia dichiarazioni assurde. Il 25 aprile non è una festa in discoteca, ma il giorno in cui si ricorda la Liberazione dal nazifascismo, che ci ha portato alla democrazia”. Bonelli ha inoltre chiesto di evitare “pasticci” tra lutto nazionale e celebrazione della Resistenza, pur rendendo omaggio alla figura di Papa Francesco. Ancora più duro Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, che ha parlato di “allergia alla Liberazione” da parte del governo, criticando la “strampalata” richiesta di sobrietà. Da +Europa, Riccardo Magi ha ricordato con tono polemico che la premier Giorgia Meloni, prima della scomparsa del Papa, aveva programmato un viaggio in Uzbekistan per il 25 aprile: “Evidentemente l’anniversario non era una priorità”, ha ironizzato, citando anche l’atteggiamento “sobrio” di Matteo Salvini, accusato di nostalgie anti-Francesco. Nel dibattito è intervenuta anche l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi), che ha confermato tutte le iniziative in programma per il 25 aprile. In una nota ufficiale, l’Anpi ha espresso cordoglio per la morte del Papa, definendolo una figura vicina agli ideali antifascisti grazie al suo messaggio di pace e fratellanza. “Ricordiamo che si tratta di un appuntamento di straordinaria rilevanza storica”, conclude la nota, assicurando che tutte le manifestazioni si svolgeranno “in piena civiltà, senso di responsabilità e nel dovuto rispetto della giornata di lutto”.


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