Esteri

A Gaza non sorge il sole. Nuova strage di bambini

di Ernesto Ferrante -


Hamas avrebbe pronta una proposta per un nuovo cessate il fuoco a Gaza. A formalizzarla saranno i suoi rappresentanti al Cairo. Lo riporta il quotidiano saudita Asharq Al-Awsat, secondo cui, la nuova bozza di intesa include il rilascio di tutti gli ostaggi rimasti detenuti nella Striscia in un’unica fase, in cambio di un numero concordato di prigionieri palestinesi, il ritiro delle forze dell’Idf dall’enclave palestinese nelle posizioni assegnate dalla recente intesa, la sospensione delle operazioni militari e l’ingresso di aiuti umanitari, bloccati da totalmente da oltre 50 giorni.

Si tratta del periodo più lungo senza rifornimenti di viveri dal 7 ottobre 2023, quando è iniziata l’offensiva dello Stato ebraico, durante la quale sono morte oltre 51.200 persone.

Secondo la testata, il movimento di resistenza islamica chiederà anche un cessate il fuoco di cinque anni con garanzie internazionali, l’istituzione di un comitato, definito “tecnocratico” per la governance civile nella Striscia di Gaza, sulla base di un piano messo a punto dagli egiziani e l’apertura a un percorso di riconciliazione con Fatah.

Mentre i mediatori lavorano, Tel Aviv non si ferma. I servizi di soccorso a Gaza hanno fatto sapere che 10 persone sono state uccise in un attacco israeliano contro una scuola che ospita sfollati nella parte orientale di Gaza City. Per Haaretz, tra le vittime ci sono anche neonati. Il giornale israeliano ha scritto inoltre che una persona è morta e cinque sono rimaste ferite in un attacco con drone a Khan Younis.

Almeno 1.864 persone hanno perso la vita e 4.890 hanno riportato ferite da quando Israele ha ripreso l’offensiva, ponendo fine alla tregua il 18 marzo. A morire sono soprattutto i più deboli. Il Centro palestinese per i diritti umani ha parlato di almeno 595 minorenni e 308 donne.

Un missile balistico lanciato dallo Yemen verso il nord di Israele è stato “probabilmente intercettato con successo” dalle difese aeree. Lo ha comunicato l’esercito israeliano, mentre il servizio di soccorso Magen David Adom non ha segnalato feriti diretti a causa dell’attacco né impatti con detriti, pur precisando che i paramedici stanno curando diverse persone che correvano verso un rifugio.

Il colloquio telefonico di ieri tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato breve e si è focalizzato soprattutto sul programma nucleare iraniano. A riferire il contenuto è stata una fonte israeliana al Times of Israel.


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