Editoriale

Il successo di Meloni metta d’accordo tutti: l’Unione fa la forza

di Adolfo Spezzaferro -


Siamo all’anno zero dei rapporti Usa-Ue e grazie all’incontro molto fruttuoso (e non era scontato) tra il presidente Donald Trump e la premier Giorgia Meloni che si è tenuto ieri questa tabula rasa è l’occasione perfetta per ripartire col piede giusto. Ora è il momento dell’unità – che fa la forza, capito Ue? -, dell’impegno condiviso perché è questo che ci vuole per trattare con un Paese solidamente rappresentato da un leader fortemente voluto dagli elettori Usa. Non c’è più spazio per atteggiamenti anti-italiani, come quelli di chi ha voluto minimizzare o sbeffeggiare fino all’ultimo il faccia a faccia (cruciale per tutto l’Occidente) alla Casa Bianca. Non è più l’ora di imbracciare il gessetto per scrivere sulla lavagna dei buoni e dei cattivi: dire che se Trump fa i complimenti alla Meloni significa che anche la nostra premier allora è “brutta e cattiva” come lui è ridicolo, oltre che inutile. La sinistra dopo che avrà smesso di mangiarsi il fegato inizi a fare un’opposizione all’altezza di un capo di governo fortemente voluto dai cittadini italiani.


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