Politica

A rischio la Giornata Enzo Tortora

di Lino Sasso -


L’istituzione della Giornata Enzo Tortora, dedicata alle vittime degli errori giudiziari, rischia di subire un nuovo rinvio. Approdato in Aula senza una reale convergenza politica, il testo rischia di tornare in commissione Giustizia il che allungherà i tempi per una sua approvazione che, allo stato, appare sempre più improbabile. Quel che sembra certo è che la proposta non riuscirà a essere convertita in legge entro il 17 giugno, data che dovrebbe ospitare la Giornata Enzo Tortora. La circostanza è abbastanza paradossale perché sulla carta, con una maggioranza che si dichiara garantista, i numeri per una rapida approvazione della proposta di legge a prima firma di Davide Faraone ci sarebbero tutti. Evidentemente, quindi, qualcosa non torna. Contattato da L’identità per comprendere i motivi per i quali, a suo avviso, la maggioranza non sostiene il provvedimento, il vicepresidente di Italia viva replica senza mezzi termini: “Perché in fondo sono giustizialisti. Sono mesi che bloccano la proposta di legge in commissione e adesso vengono fuori al naturale. La rimandano in commissione e di fatto la legge è sepolta”. Eppure, Forza Italia dice di essere favore all’istituzione della giornata e il sottosegretario azzurro ai rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano, intervenendo in Aula a Montecitorio ne ha preso le difese, facciamo notare. “Vedremo allora – aggiunge Davide Faraone – come voteranno la prossima settimana. Se veramente la pensano come noi mi aspetto un voto in difformità dal governo per discutere la proposta di legge e non rimandarla indietro. In commissione si sono adeguati a Fratelli d’Italia come sempre, naturalmente dovessi sbagliarmi ne sarei felicissimo e sarò disponibile a riconoscere il coraggio”. Un vero e proprio guanto di sfida che rischia di agitare le acque all’interno della maggioranza. Non tanto per il provvedimento in sé per sé, quanto per la contrarietà espressa dall’Associazione nazionale magistrati che, nel corso delle audizioni, aveva sostanzialmente paventato il rischio di accrescere il sentimento di sfiducia dei cittadini nei confronti delle toghe. Meglio, quindi, nascondersi dietro il dito e far finta che gli errori giudiziari e i relativi risarcimenti per ingiusta detenzione non esistano. Una linea del tutto paradossale, della quale la maggioranza è consapevole pur preferendo abbozzare sulla Giornata Enzo Tortora per non inasprire ulteriormente gli animi nel corso dell’esame della riforma della giustizia al Senato.


Torna alle notizie in home