Oms, approvato l’accordo sulla lotta alle pandemie
Dopo oltre tre anni e tredici cicli di negoziati, gli Stati membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno raggiunto un accordo storico su un trattato internazionale per la prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie. Questo trattato, che sarà presentato per l’adozione ufficiale durante l’Assemblea Mondiale della Sanità a maggio 2025, rappresenta un passo significativo verso una cooperazione globale più efficace in caso di future emergenze sanitarie.
Il nuovo accordo mira a evitare gli errori commessi durante la pandemia di COVID-19, promuovendo una risposta più equa e coordinata a livello internazionale. Tra le misure chiave previste: La creazione di un sistema di accesso e condivisione dei benefici derivanti dai patogeni (PABS), che garantisca che i Paesi fornitori di informazioni sui patogeni possano beneficiare delle tecnologie sanitarie sviluppate, come vaccini e trattamenti. Il rafforzamento dei sistemi di allerta precoce e la sorveglianza delle malattie zoonotiche, per identificare tempestivamente potenziali minacce pandemiche. Il miglioramento della bio-sicurezza e della capacità di risposta dei sistemi sanitari nazionali. La promozione del trasferimento volontario di tecnologie farmaceutiche dai Paesi sviluppati a quelli in via di sviluppo, per garantire un accesso equo ai trattamenti.
Nonostante l’accordo rappresenti un importante traguardo, alcune questioni rimangono irrisolte. In particolare, la definizione dettagliata del sistema PABS e la struttura del nuovo meccanismo di finanziamento sono state rimandate, con l’implementazione del PABS prevista per il 2026. Inoltre, la partecipazione degli Stati Uniti al trattato è stata compromessa dalla decisione dell’amministrazione Trump di ritirarsi dall’OMS e dai negoziati.
Il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha definito l’accordo un “passo storico” verso un mondo più sicuro e meglio preparato alle pandemie. Organizzazioni come Medici Senza Frontiere (MSF) e la Drugs for Neglected Diseases initiative (DNDi) hanno accolto positivamente il trattato, pur sottolineando che il suo successo dipenderà dall’impegno concreto degli Stati membri nell’attuare le misure previste.
Il trattato entrerà in vigore una volta ratificato da almeno 60 Paesi. La sua adozione rappresenta un’importante opportunità per rafforzare la cooperazione internazionale e garantire una risposta più efficace e solidale alle future emergenze sanitarie globali.
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