Confesercenti rilancia sulla web tax: “Intervenire è urgente”
LOGO E SEDE DIREZIONE NAZIONALE CONFESERCENTI TARGA
Confesercenti chiede la web tax e insiste sulla necessità di sostenere i consumi interni per far ripartire l’economia italiana. L’appello del segretario generale dell’organizzazione, Mauro Bussoni, è arrivato durante l’incontro organizzato con la segretaria del Partito democratico Elly Schlein per fare il punto sulla vicenda dazi e le conseguenze che potrebbero ripercuotersi sul commercio in Italia. Bussoni ha spiegato alcune delle zone d’ombra dello scenario economico nazionale: “Da vent’anni il peso del mercato interno sull’ economia italiana è in costante calo. A pesare è una stretta dei consumi mai del tutto recuperata dal 2007, ma anche l’espansione delle grandi piattaforme internazionali dell’eCommerce che, di fatto, stanno delocalizzando la distribuzione: stimiamo in circa 8 miliardi di euro l’anno i profitti generati da vendite in Italia e trasferiti all’estero da questi operatori”. Il dirigente Confesercenti ha quindi commentato rilanciando la necessità di una web tax: “Un processo che sta erodendo il valore economico dei consumi delle famiglie, accelerando la desertificazione commerciale delle città e sottraendo risorse fondamentali al fisco. È necessario intervenire con urgenza, anche sul piano normativo, per definire regole più eque e ricostruire un rapporto equilibrato tra le piattaforme digitali globali e le imprese italiane della distribuzione e dei servizi”.
Dunque Bussoni ha aggiunto: “Un intervento è tanto più urgente se consideriamo il quadro attuale: il clima di incertezza sta spingendo le famiglie al risparmio, con un possibile effetto domino su prezzi, occupazione e consumi. Se le esportazioni italiane dovessero subire contrazioni significative, l’impatto sull’occupazione aggraverebbe ulteriormente la riduzione della spesa delle famiglie”. Ecco cosa andrebbe fatto: “Per questo è fondamentale tutelare contemporaneamente l’export e il mercato interno. Anche le eventuali risorse stanziate dal governo dovranno essere impiegate in modo equilibrato: sostenere la produzione è essenziale, ma non può bastare. Il mercato interno resta il riferimento principale per le nostre piccole e medie imprese e un elemento imprescindibile per il rilancio della crescita”.
Torna alle notizie in home