Ancora furti di rame a Roma, a essere colpite sono le postazioni di ricarica veloce
Negli ultimi mesi, Roma sta affrontando un’ondata di furti che sta mettendo a dura prova la mobilità sostenibile. Decine di colonnine di ricarica veloce per veicoli elettrici sono state sabotate da ladri che tranciano i cavi per sottrarre il rame contenuto al loro interno. Il fenomeno ha colpito in particolare le aree di Guidonia, Tivoli, Villa Adriana, Palombara Sabina e Fiano Romano, lasciando almeno 60 postazioni fuori servizio.
Il cosiddetto “oro rosso” continua a essere un obiettivo per i malviventi, che, oltre a danneggiare le colonnine di ricarica, hanno preso di mira anche le infrastrutture del trasporto pubblico. Nel deposito ATAC di Portonaccio, il furto dei cavi elettrici ha provocato un grave disservizio, ritardando l’entrata in servizio di nuovi autobus elettrici, destinati a migliorare la mobilità cittadina.
Le autorità locali stanno intensificando i controlli per arginare il fenomeno, mentre gli operatori del settore studiano possibili contromisure. Tra le soluzioni in valutazione ci sono l’installazione di sistemi di videosorveglianza più avanzati e l’impiego di materiali alternativi al rame, meno appetibili per i ladri. Nel frattempo, i disagi per gli utenti continuano, mettendo in luce la vulnerabilità delle infrastrutture elettriche cittadine.
L’aumento di questi furti rappresenta un duro colpo per la transizione verso una mobilità più sostenibile, evidenziando la necessità di strategie più efficaci per proteggere le strutture pubbliche e garantire servizi efficienti ai cittadini.
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