Dazi: crollano le borse di Singapore e Indonesia, Tokyo tenta rimbalzo. Trump: “Nessuna pausa”
Continuano le tensioni commerciali globali a risposta dei dazi e quindi delle recenti politiche tariffarie degli Stati Uniti volute dall’amministrazione del presidente Donald Trump. Tensioni che hanno avuto impatto significativo in borsa. Le borse asiatiche hanno mostrato volatilità: l’indice Nikkei di Tokyo ha tentato una risalita del 5%, mentre le borse di Shanghai e Hong Kong hanno registrato performance positive. Tuttavia, Singapore e Indonesia hanno subito cali significativi, rispettivamente dell’8% e del 9% (con la borsa indonesiana sospesa).
A partire dal 2 aprile, gli Stati Uniti hanno introdotto dazi del 20% su tutti i beni provenienti dall’Unione Europea e del 25% su tutte le automobili prodotte al di fuori degli USA. Queste misure sono state annunciate come parte di una strategia per rendere le tariffe più “reciproche” rispetto a quelle imposte dagli altri paesi sui prodotti americani.
L’Unione Europea ha dato una prima risposta ai dazi statunitensi su acciaio e alluminio, la Commissione Europea ha annunciato l’introduzione di dazi fino al 25% su determinati prodotti americani a partire dal 15 aprile 2025. Questa decisione è stata presa per evitare un’escalation della guerra commerciale. Anche Pechino ha risposto con fermezza alle minacce di ulteriori dazi da parte degli Stati Uniti, dichiarando che non accetterà la “natura ricattatoria” di tali misure e che combatterà “fino alla fine” per difendere i propri interessi.
Il presidente Trump ha ribadito che l’amministrazione non sta considerando di sospendere l’entrata in vigore dei dazi commerciali reciproci per avviare trattative con i paesi coinvolti. Tuttavia, il Segretario del Tesoro Scott Bessent ha suggerito ai paesi colpiti di “mantenere la calma”, indicando che Trump potrebbe essere pronto a negoziare in futuro.
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