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Pnrr, il tempo incalza: il monito di Dombrovskis da Riga

Valdis Dombrovskis

“In questo momento invitiamo i Paesi membri a valutare in modo critico i loro Pnrr e, se ci sono progetti d’investimento che non possono essere completati entro la scadenza di agosto 2026, anche ad adeguare i loro piani. Magari eliminando quei progetti e inserendone altri realizzabili entro i termini, oppure suddividendoli in fasi così da completarli in parte nel quadro del Recovery e poi” finanziare ciò che manca con “altri strumenti Ue o del bilancio nazionale”: il commissario Ue all’Economia, Valdis Dombrovskis, avverte gli Stati Ue durante una conferenza a Riga.

Già a marzo era stato netto, al termine della riunione dell’Ecofin: “Restano solo 18 mesi”, invitando a “riconsiderare attentamente i piani per assicurare che tutte le misure possano essere completate entro agosto 2026”. O altrimenti – aveva detto – rimuoverle, “per sostituirle con altre”. “Il mio principale messaggio è che il tempo incalza – chiariva -, i termini normativi prevedono che tutti gli obiettivi debbano essere raggiunti per l’agosto del 2026. Questo significa che restano solo 18 mesi per sottoporre tutte le richieste di pagamento e fornire le relative prove di esecuzione. E significa anche che i Paesi membri devono riconsiderare attentamente i contenuti dei loro piani, per assicurare che siano in grado di sottoporre le richieste di pagamento rimanenti in tempo”.

All’inizio di questo mese era stato preciso anche il nostro ex ministro e ora vice presidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto, in audizione alle commissioni congiunte del Pe Econ (che tratta i problemi economici e monetari) e Budget (che si occupa dei bilanci): “Gli Stati membri hanno solo 18 mesi per raggiungere i circa 5mila target milestone, è importante accelerare. La Commissione è pronta a sostenere tutti gli Stati membri, ma dobbiamo ricordare che il margine di manovra si sta assottigliando. Tutti i target e i milestones devono essere raggiunti entro agosto 2026”.