Guerra in Ucraina, l’Ue adotti la linea del governo Meloni
L’Unione europea dovrebbe riposizionarsi sulla linea del governo italiano. Non lo diciamo da fan dell’esecutivo guidato dalla Meloni o semplicemente da patrioti (quali siamo, sia chiaro). Lo affermiamo in nome di quello che è – e dovrebbe esserlo per tutti – l’obiettivo finale: la pace in Ucraina. Come ha spiegato in una nota Palazzo Chigi a seguito dell’incontro tra premier, vicepremier e ministro della Difesa in vista del summit di Parigi di oggi – definito dei “volenterosi” ma che purtroppo appaiono “bellicosi” -, “non è prevista alcuna partecipazione nazionale ad una eventuale forza militare sul terreno”. Il governo propone una missione di pace sotto l’egida della Nato, ma soltanto con il raggiungimento di un accordo tra Russia e Ucraina (con la mediazione degli Usa, immaginiamo). Sempre a Chigi si è discusso “il tema dell’attuazione e del monitoraggio del cessate il fuoco. Su cui si sta facendo spazio un possibile ruolo delle Nazioni Unite, che il governo italiano sostiene da tempo”. Altro che l’armiamoci e partite di Rutte von der Leyen.
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