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Zone rosse a Milano, la proroga: controllate oltre 130mila persone

di Giorgio Brescia -


Nel gennaio scorso il sindaco di Milano Beppe Sala aveva affermato che con le zone rosse non si risolveva il problema della sicurezza, ora il prefetto del capoluogo lombardo le proroga fino alla fine del prossimo mese di settembre e le amplia.

L’ordinanza prefettizia che le istituisce nelle aree più sensibili di Milano è stata prorogata per altri sei mesi, dal prossimo primo aprile al 30 settembre. Il provvedimento sarà inoltre esteso a nuove zone – quella di via Padova, quella delle Colonne di San Lorenzo e il quartiere “dei Fiori” di Rozzano – “per rafforzare ulteriormente il contrasto alla criminalità e al degrado urbano”. La decisione è stata presa questa mattina nel corso di una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal prefetto Claudio Sgaraglia alla presenza del vice sindaco di Milano Anna Scavuzzo e del vice sindaco di Rozzano Maria Laura Guido.

Durante l’incontro sono stati analizzati i risultati dei controlli effettuati dalle forze di polizia a partire dal 30 dicembre 2024, quando è entrata in vigore l’ordinanza: in questi mesi hanno portato complessivamente all’identificazione di 132.742 persone, sono stati emessi 1.313 ordini di allontanamento, di cui 377 per reati in materia di stupefacenti, 308 per reati contro la persona e 480 per reati contro il patrimonio. Una deterrenza che in ogni caso serve ad affermare la presenza delle forze dell’ordine e a garantire i controlli, senza l’ordinanza non sarebbero mai state controllate oltre 130mila persone.

“La proroga e l’estensione dell’ordinanza rispondono alla necessità di garantire ai cittadini migliori condizioni di sicurezza, rafforzandone la reale percezione e contrastando con maggiore efficacia le condotte criminose”, sottolinea la prefettura. Il provvedimento – ha evidenziato il prefetto Sgaraglia – “mira a tutelare la vivibilità e la fruibilità delle aree urbane, anche alla luce dell’intensificarsi della vita sociale e dell’arrivo di un numero crescente di turisti durante il periodo estivo, caratterizzato anche da una maggiore intensità del fenomeno della movida e da una conseguente più numerosa presenza di persone che usufruiscono di aree pubbliche”.

Nella zona di via Padova, una delle tre a cui il comitato ha deciso oggi di estendere i divieti, dallo scorso 10 marzo – come stabilito nella riunione in prefettura alla quale ha partecipato anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi – è stato rafforzato il presidio di sicurezza, con l’impiego di presidi mobili delle forze di polizia e squadre di intervento territoriale, soprattutto di sera e di notte.

Da allora, in poco più di due settimane, i servizi svolti nella zona hanno portato all’identificazione di 3.176 persone, al controllo di 486 veicoli, all’arresto di tre persone, alla denuncia di altre 33 e all’adozione di sette provvedimenti di espulsione. Sono stati controllati anche dieci esercizi pubblici ed è stato adottato un provvedimento di sospensione della licenza da parte del questore. “Considerati i notevoli risultati conseguiti – fa sapere la prefettura – si procederà a individuare ulteriori aree cittadine in cui svolgere analoghi servizi”.


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