Riarmo e dazi, parla Draghi: “C’è il rischio che altri Paesi non seguiranno la Germania”
Sarebbe un problema, grosso, per l’Europa se la Germania si riarmasse e il resto del Continente no; parole e musica di Mario Draghi che, secondo quanto ha riportato l’agenzia Bloomberg, ha riferito, durante il suo intervento a un panel organizzato da Hsbc Global Investment a Hong Kong che, di considerare il riarmo tedesco come “un punto di svolta”. Che, come ogni segnale o atto decisivo, rischia anche di ottenere qualche effetto contrario. In particolare, per Draghi, i problemi potrebbero verificarsi qualora la Germania si riarmasse sul serio “ma gli altri no”. L’ex governatore della Bce, dunque, ha chiesto alla Commissione Ue di sovrintendere in maniera seria, precisa e puntuale a quanto sta avvenendo, perché ci sarebbero troppi rischi sulla tenuta della stessa Europa.
Ma non è tutto, perché secondo Mario Draghi sarebbe il caso (anche) che l’Ue rivedesse la sua strategia dura nei confronti di Washington. La domanda che si pone l’ex presidente del consiglio italiano, così come la riporta Ansa citando Bloomberg, è semplice: “Se Trump costruisce un muro tariffario, non è nel nostro interesse costruire un muro tariffario. Dobbiamo chiederci: reagire o no?”. Una risposta che non può essere trovata solo ed esclusivamente nelle ragioni politiche e mediatiche di una necessità di replica all’attacco commerciale americano. Ma che si deve basare sul ragionamento che, per Draghi, non può non tener presente che l’Ue, a differenza degli stessi States e dell’altro corno del dilemma geopolitico attuale, ossia la Cina, risulta molto più esposta agli eventuali choc derivanti da un cambio netto delle politiche commerciali internazionali.
Torna alle notizie in home