Prodi, Corona, Benigni e Franceschini: si parla di voi e non si arriva a fine mese
Prodi, Corona, Benigni, Franceschini. Cos’hanno in comune queste quattro celebrità? Stanno facendo parlare di sé, ciascuno a suo modo. Benigni grazie ad uno spettacolo invero un po’ noiosetto (mi sia concesso) nonostante la generosità del mattatore toscano, ma che ha conquistato il grande pubblico col 24% di share. Prodi perché ha risposto male ad una collega di Rete4 (e questo è sicuro) e forse le ha pure tirato i capelli (su questo il VAR non ha chiarito), senza al momento essersi scusati. Corona perché continua ad impestare i teatri raggiungendo vette di squallore assoluto (insulti a Selvaggia Lucarelli, Del Debbio, Elodie, Giordano e altri mille), nonostante avesse giurato che Papà Francesco fosse morto e promesso che se fosse stato vivo il Santo Padre sarebbe scomparso lui, Corona. Che invece sta sempre là, come Renzi dopo i referendum persi. Franceschini invece ieri scala le homepage dei siti più importanti poiché propone un cambio epocale: i figli prendano i cognomi delle mamme e non dei papà. Cari Corona, Prodi, Benigni e Franceschini (e Renzi, e Conte, e tutti gli altri), voglio rivelarvi una cosa: in Italia il potere d’acquisto è sceso dell’8,7%, i lavori sono sempre più precari e non basta uno stipendio a far vivere dignitosamente le famiglie italiane, per tacere chi di stipendio non ne ha punto. Vogliamo occuparci di queste urgenze, anziché agire affinché siano uno degli ultimi problemi sul tavolo, strapieno delle vostre performances?
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