Attualità

“Il Canada non farà mai parte degli Stati Uniti”

di Cristiana Flaminio -

epa08238997 Governor of the Bank of England, Mark Carney arrives at a historic site after the first meeting of Finance ministers and central bank governors of the G20, in Riyadh, Saudi Arabia, 22 February 2020. Finance ministers and central bank governors of the G20 are meeting in Riyadh on 22-23 February. Saudi Arabia will be hosting the 2020 G20 Leaders' Summit scheduled for 21-22 November. EPA/YAHYA ARHAB


Il Canada non vuole entrare a far parte degli Stati Uniti d’America e il neo premier Mark Carney, proprio all’atto del giuramento, ribadisce la “diversità” del Paese e la volontà di ottenere “rispetto” dagli Usa. “Noi non faremo mai parte degli Stati Uniti, in nessuna forma o maniera, siamo un Paese fondamentalmente diverso”, ha dichiarato Carney. Che ha invitato Donald Trump, che solo nei giorni scorsi aveva rilanciato l’appello al Canada di entrare a far parte del “più grande Paese al mondo“, a un confronto. Il neo premier canadese si è detto “ansioso” di incontrare il presidente Usa. Tanti, infatti, sono gli argomenti di confronto tra Ottawa e Washington. A cominciare dalla questione dazi che porta con sé la vicenda fentanyl. Per Carney la determinazione di Trump a imporre tariffe doganali ai “vicini” Canada e Messico si annida nella volontà di spingere i due Paesi a proteggere di più i confini. Sia dal contrabbando di droga che dall’approdo illegale di migliaia di migranti. Insomma Carney sembra avere le idee chiare. Tranne che su una cosa: su quando si terranno le elezioni. Per il partito liberale al potere, dopo l’addio di Trudeau sceso ai minimi nell’opinione pubblica da tempo, si preannuncia un bagno di sangue elettorale. Carney, al momento, ha gettato la palla in tribuna affermando, però, che con ogni probabilità saranno anticipate rispetto alla scadenza naturale del mandato che spirerebbe a ottobre prossimo. Ha poi dato appuntamento ai canadesi: “Ci saranno nei prossimi giorni altre notizie riguardo al modo di assicurare un forte mandato”. Ma il perno politico dei prossimi mesi è tutto nel rapporto tra gli Stati Uniti e il Canada.


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