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Hot parade

di Redazione -


Sale: Oro. Tremila e non più tremila. Niente sale più dell’oro che sfonda l’ultimo record: si vende a tremila dollari l’oncia. Adesso c’è una sola cosa da dire adesso. E bisogna dirla chiara, netta, senza infingimenti infingardi: si salvi chi può. Quando tutti comprano il biondo metallo non significa che gli schemi Ponzi funzionano ma vuol dire solo che siamo ben dentro una guerra e che può finire solo male. Aiuto!

Stabile: Fabrizio Corona. Complotto dei complotti! La memecoin di Corona sprofonda e si deprezza del 90%, gli investitori (ma che vi aspettavate? boh) s’incazzano e lui, per tenerli buoni, li invita alla sua festa di compleanno. Il regalo, secondo quanto riporta Open, glielo ha fatto già la Procura di Milano: è indagato, si sussurra per insider trading. Per il momento, dicono, sia un fascicolo “per vederci chiaro”. O, chissà, magari si tratta di una manovra per farsi invitare anche loro, i magistrati, al compleanno di Fabrizio.

Scende: Steve Bannon. ll sedicente re della destra globale incontra il governatore dem della California, nel suo podcast, per tendersi la mano tra opposti, tra avversari che, invece di scannarsi come al solito, calano le armi per conoscersi meglio. Il fatto è che, se fosse davvero così, non ci sarebbe proprio nulla da dire. Viva la concordia civile. In realtà, la vicenda è molto meno complessa. Bannon deve portare un punto di vista (e magari elettori attenti e pronti a fare un passo indietro) al mulino del signor Newsom che studia da candidato alla Casa Bianca. Insomma, la solita fregnaccia per tentare di avvicinare gruppi elettoralmente gustosi grazie al solito “alternativo” che non vede l’ora di s’offrire al migliore sulla piazza o, in assenza, a chi c’è. Ecco a cosa serve Steve Bannon, per chi non l’avesse ancora capito. Lenin, quelli come lui, li chiamava utili idioti.


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